
Cristina Pavlyuk, residente sull'Appennino reggiano e ucraina di origine, ha battuto tutti al Salone della dieta mediterranea di Paestum
Reggio Emilia, 3 giugno 2025 – Cristina Pavlyuk, residente a Casola di Mezzo a Pecorile di Vezzano, ha trionfato al campionato italiano della pasta fatta a mano. Cristina, originaria dell’Ucraina, da 25 anni vive nel reggiano e lavora come cassiera al Conad Le Colline a Reggio. Al Salone della dieta mediterranea, a Paestum in provincia di Salerno – cui l’aveva iscritta il figlio 21enne – ha vinto il primo premio grazie al suo piatto ‘Calanchi di Canossa’: un piatto di tortelli ‘speciali’ nella categoria della pasta fatta a mano.
Cristina, quali sono gli ingredienti del suo piatto?
"E’ un tortello reggiano a forma di calanchi con spinaci, bietole e tosone con anche una crema verde base di asparagi, piselli e morchelle, dei funghi primaverili, e Parmigiano Reggiano di 36 mesi. Ingredienti che coltivo nel mio orto e raccolgo nel bosco. L’impiattamento è con buccia di cipolla rossa di Tropea essiccata e fiori freschi. Tutto raccolto e cucinato con grande impegno. I calanchi di Canossa mi hanno rubato l’anima: ho deciso dunque di presentare un piatto che custodisce il nostro territorio, istinto e cuore".
Quando è iniziata la sua passione per la cucina?
"Dai weekend del passato dai nonni tra profumi, risate e mani nella farina. Ero ancora una bambina. La nonna si svegliava all’alba e accendeva il forno a legna. Eravamo in quattro nipoti, tutti vicini d’età e quelle mattine erano il nostro momento più bello. Oggi, ogni fine settimana, cerco di portare avanti ancora quella tradizione. Accendiamo ancora la stufa a legna nella mia abitazione. Facciamo i biscotti, muffin o semplicemente creiamo ricordi del nostro passato. La pasta fresca è un’eredità d’amore, è famiglia, è casa. Anche la nonna preparava un dei tortelli ucraini con patate, ricotta e funghi porcini".
Cristina, è contenta dell’importante risultato raggiunto al concorso?
"Sono molto soddisfatta. La cucina è la mia grande passione che condivido con la mia famiglia. Un’occasione principalmente anche per valorizzare i tortelli reggiani. Ho proposto un piatto tipico di Reggio, il tortello, rivisitato a mio modo e creando dei calanchi ispirandomi proprio a quelli di Canossa, situati vicino dove vivo. E’ stato mio figlio di 21 anni ad iscrivermi al concorso".