Anche Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, esprime grande soddisfazione per i festeggiamenti dei 70 anni della stazione di Cerreto Laghi, punto di riferimento per tanti sciatori. "Cerreto Laghi compie 70 anni – dice Giovanelli –. Ancora si auto-definisce ‘stazione’, ma in realtà, in 70 anni, è diventato un paese. Paese o new-town che dir si voglia. ‘Erano terre di pastori e carbonai e stanno diventando luoghi di nuovi turismi della natura e delle stagioni’, questo incipit dell’autopresentazione del Parco Nazionale dell’Appennino di 20 anni fa è tuttora perfetto per Cerreto. Settanta anni, circa tre generazioni attraverso due secoli. L’epocale cambiamento climatico già lo segna, ma non lo metterà in ginocchio come sta accadendo ad altri neo-insediamenti generati dagli impianti di risalita". Per il presidente del Parco Cerreto Laghi è una "location straordinaria e invidiabile in sé. I monti che vedono il mare, i circoli glaciali diventati laghi, i boschi di faggi, abeti e funghi, i sentieri, i percorsi a piedi e in bicicletta, i ristoranti e abitazioni private sono molto e sempre frequentati. Gli operatori turistici e immobiliari da tempo si strutturano e agiscono per un’accoglienza rivolta a tutti e a tutte le stagioni. Il cambiamento climatico è una sfida: potrà rendere Cerreto Laghi ancora più attrattiva. Anzi, lo ha già fatto". Giovanelli sostiene che lo sci "potrà continuare" e nuovi "turismi e modi di lavoro e residenza potranno crescere".
m. b.