"La soluzione è riempire le ex cave"

"La soluzione è riempire le ex cave"

"La soluzione è riempire le ex cave"

Duilio Cangiari, esponente di Europa Verde, sostiene un’altra idea: trasformare le ex cave lungo l’Enza in serbatoi d’acqua. "Purtroppo, dopo anni di colpevole inerzia da parte delle amministrazioni pubbliche, provincia, comuni e Regione, si accorgono solo ora della gravità della situazione, quando è scoppiata l’emergenza. Ma questo Paese ormai ci ha abituato a questo andazzo: vengono spesi pacchi di soldi in piani, programmi, strumenti di programmazione, che poi sono puntualmente disattesi o tenuti nel cassetto; la cosa grave è che mai nessuno è o sarà responsabile di nulla".

Cangiari stuzzica l’assessore regionale all’agricoltura, lo scandianese Alessio Mammi.

"Raffreddati gli entusiasmi dovuti alla smania di annuncite, possiamo provare timidamente a chiedere all’assessore Mammi, non già la recita di un compitino scritto, ma quale sarà nei prossimi mesi la strategia della Regione per affrontare seriamente, oggi e non fra qualche lustro, il problema della scarsità idrica in particolare in Val d’Enza? A tal riguardo umilmente chiediamo a Lui e a chi di dovere se sono finanziati progetti per trattenere l’acqua nelle ex cave a lato del torrente, al fine di creare in brevissimo tempo, una serie di laghetti e di invasi, sfruttando in positivo, le profonde depressioni che l’attività cavatoria ci ha lasciato?". "Chi sta facendo – chiede ancora Cangiari – opera di coordinamento per raggiungere questo obiettivo? Chi sta interloquendo con i Comuni della Val d’Enza, affinché sia loro indicata la vera priorità di quel territorio e cioè la creazione delle condizioni per trattenere l’acqua nelle ex cave, avviando quei luoghi allo scopo cui anche un bambino consiglierebbe di destinarli?".