ANTONIO LECCI
Cronaca

La spedizione punitiva Calci e pugni a un 17enne "Ragazzino, ti uccidiamo"

L’aggressione è scaturita da futili motivi e screzi tra giovani nella Bassa. Lo hanno inseguito con un furgone e pestato: denunciati un padre e due figli.

La spedizione punitiva  Calci e pugni a un 17enne  "Ragazzino, ti uccidiamo"

La spedizione punitiva Calci e pugni a un 17enne "Ragazzino, ti uccidiamo"

di Antonio Lecci

Lo hanno seguito, per poi urtarlo con un furgone per farlo cadere dalla bici. Subito dopo si sono avvicinati e lo hanno colpito al volto e in testa, con calci e pugni, provocandoli traumi giudicati guaribili in alcuni giorni. Una disavventura, per fortuna evitando conseguenze drammatiche, che era accaduta a fine marzo a un giovane di 17 anni, su cui hanno indagato i carabinieri della caserma di Castelnovo Sotto.

Nei guai sono finiti in tre: un uomo di 43 anni e i figli di 18 e 21 anni, residenti nella Bassa Reggiana. La loro, quella sera, sarebbe stata una "spedizione punitiva".

Il ragazzo più giovane sceso dal mezzo con padre e fratello, infatti, risulta essere un compagno di scuola della giovane vittima, con il quale ci sarebbero state discussioni per futili motivi alcuni giorni prima.

Secondo gli accertamenti dei carabinieri, il giovane aggressore sarebbe stato "infastidito" dal diciassettenne, creando qualche screzio, del tutto banale e senza particolari conseguenze.

Tanto che si pensava che la situazione fosse stata chiarita. Ma non era così. "Ti uccido", "Non sai con chi hai a che fare" e ancora: "Dobbiamo ucciderlo altrimenti ci mette nei guai", le frasi che avrebbero detto gli aggressori durante l’azione contro il minorenne.

Il passaggio di un testimone, il quale ha subito chiesto l’intervento dei carabinieri, aveva evitato il peggio. Vistisi scoperti, padre e figli si erano allontanati.

Le indagini hanno portato a padre e ai suoi due figli, scoperti non solo grazie alle indicazioni dei testimoni, ma anche per l’aiuto che è stato fornito alle forze dell’ordine dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza presente nell’area dov’è avvenuta l’aggressione. Il padre e i due figli sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per concorso in lesioni personali e minacce.