La vittima dell’incidente lascia moglie e un figlio

Non è stata disposta l’autopsia sul corpo del 58enne Alberto Braga. I funerali ancora da decidere, le ceneri saranno collocate a Cadelbosco.

La vittima dell’incidente lascia moglie e un figlio

Non è stata disposta l’autopsia sul corpo del 58enne Alberto Braga. I funerali ancora da decidere, le ceneri saranno collocate a Cadelbosco.

Non dovrebbe essere disposta l’autopsia sul corpo di Alberto Braga, il 58enne abitante a Poviglio vittima dell’incidente stradale avvenuto l’altra mattina a Cadelbosco Sotto, sull’ex Statale 63. La dinamica dello schianto – che ha coinvolto una moto, un’auto e due furgoni – appare chiara. Grazie ai rilievi tecnici e alle testimonianze raccolte, la polizia stradale di Guastalla è riuscita a ricostruire quanto accaduto. La Procura reggiana, col sostituto procuratore Maria Rita Pantani, sta coordinando gli accertamenti, che proseguono con la raccolta delle dichiarazioni delle persone ferite, anche quelle in condizioni più gravi, non appena saranno in grado di fornire i dettagli sull’incidente. La vittima, Alberto Braga, era originario del Mantovano e viveva da molto tempo a Poviglio, dipendente e dirigente alla discoteca Lolita di via Romana, in paese. Lascia la compagna, un figlio poco più che ventenne e altri parenti. Il decesso è avvenuto all’ospedale Maggiore di Bologna, dove era stato trasportato in elicottero dopo l’incidente.

I funerali dovrebbero svolgersi con modalità ancora da definire in modo completo, con la cremazione del corpo e le ceneri destinate al cimitero di Cadelbosco, dove aveva vissuto in passato e dove riposano le spoglie della madre.

Sei le persone rimaste ferite nello schianto. Tra loro anche un ragazzino di 13 anni, di San Martino in Rio, che col padre era su una moto. E poi i due giovani di origine straniera a bordo del furgone che trasportava la vittima, i conducenti di un’auto e di un furgone Boxer.

Antonio Lecci