MONICA ROSSI
Cronaca

L’abbraccio dei collettivi: "Perdiamo una sorella"

Il momento commemorativo nel centro sociale di Aq16: "Era un fiore raro" .

Il momento commemorativo nel centro sociale di Aq16: "Era un fiore raro" .

Il momento commemorativo nel centro sociale di Aq16: "Era un fiore raro" .

"Scusate se non ci siamo organizzati. Ieri (domenica, ndr) è stato un momento particolarmente difficile e oggi la situazione non è proprio facilissima ma Sara è una figura pubblica e così abbiamo deciso di dare questa restituzione". A Federica Zambelli di Città Migrante il compito di rompere il doloroso silenzio che si respira entrando in AQ16 dove Sara ha trascorso tanto tempo. "Sara era parte della nostra comunità, una di noi. Ci ha lasciato nostra sorella. Ora in condivisione con la famiglia stiamo pensando a come organizzare i momenti per ricordarla. La battaglia sull’antifascismo era particolarmente viva in Sara, mi vedo ancora con lei sul camion che parte nel corteo". Federico Amadei è uno studente al quinto anno del Liceo Canossa, grande corporatura, oggi appare come un grande albero al quale è stato spezzato il ramo più grosso: Sara. "Ha avuto un grande ruolo nei collettivi studenteschi e ci ha sempre aiutati – racconta – nasce nel collettivo del Matilde di Canossa e proprio oggi la scuola ha detto che metterà una targa per ricordarla. Lei ci ha sempre aiutati nella realtà studentesca. Qui in AQ16 Sara era presente e ha sempre sostenuto molti piani organizzativi e politici. Qui dentro ci sono tanti ricordi sia personali che di militanza e attivismo che la vedono protagonista. Io l’ho vista venerdì per l’ultima volta qui. Lei continuerà a vivere nelle nostre lotte e vivrà in quello che faremo perché avrà la sua energia e la sua forza".

La commozione è tanta e il dolore si tocca con mano. Impensabile la situazione. "Lei era una persona attiva, solare, generosa e con grande voglia di vivere. Aveva tanta energia e tanta rabbia quando affrontava le situazioni che non la vedevano d’accordo. Siamo addolorati e sconvolti ma vogliamo portare avanti le sue idee nelle sue lotte – ricorda Silvio Rosati (Adl Cobas) – C’era sia negli eventi locali, ma anche in quelli nazionali e internazionali. Sara c’era con i suoi 22 anni di vita. Generosa e non superficiale, andava a fondo nelle tematiche in modo non scontato. Toglieva il tempo alla sua persona per portare avanti le sue politiche. Era un fiore raro". Un pensiero arriva anche da Simone Armini del centro culturale Casa Bettola: "La città parlerà di lei, ogni luogo avrà un suo ricordo perché in ogni luogo lei ha lasciato un segno. Al mercoledì veniva a Casa Bettola e aiutava a fare le pizze insieme ai ragazzi e ragazze. Era un punto di riferimento per le compagne più giovani e dava un punto di vista che permetteva di andare oltre gli ostacoli".

Si abbracciano tutti. Gli sguardi sono ancora smarriti e increduli. Cosa parla di lei in AQ16? "Tutto. Ogni angolo, ogni striscione". Se ne trova uno che forse la rappresenta di più. Ma non rende giustizia alla forza, alle scelte, al coraggio e all’attivismo che Sara ha portato avanti nel corso dei suoi pochi ma importanti 22 anni di vita.

Monica Rossi