L’addio al dottor Giorgio Leuratti Ultimo giudice della Pretura montana

Aveva 88 anni e il funerale è stato in forma riservata. Fu ance vice pretore onorario. a Reggio dal 1992 al 1994

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Si è spento all’età di 88 anni l’ultimo giudice della Pretura di Castelnovo Monti, dottor Giorgio Leuratti, lasciando nel profondo dolore fratelli e nipoti, numerosi parenti e tante persone amiche. I funerali, per volontà dei familiari, si sono svolti i forma strettamente riservata lunedì scorso nella chiesa parrocchiale di Pantano, dove ha origine la nota famiglia Leuratti. Nonostante la desiderata riservatezza per questo momento di dolore, alla messa funebre, celebrata dal parroco mons. Guiscardo Mercati, ha partecipato una numerosa folla che ha letteralmente invaso la chiesa di Pantano. Tra i presenti anche un gruppo di alpini desiderosi di porgere l’ultimo saluto all’alpino Leuratti che, come è consuetudine fra le penne nere, è soltanto andato avanti.

Apparteneva ad una famiglia numerosa di Pantano, persone colte e molto conosciute in città come in montagna ed ovunque, stimate da tutti anche per il loro attaccamento alla montagna, al territorio matildico di Carpineti. Particolarmente conosciuto e stimato per i suoi molteplici incarichi tra cui quello di Vice Pretore onorario presso la Pretura di Castelnovo Monti per ben tre trienni dal 1982 al 1988, vice Pretore onorario di Reggio Emilia per il triennio 1992-1994, quindi giudice di pace e coordinatore ufficio di Castelnovo Monti 1995-2004. Fin dal conseguimento della laurea in giurisprudenza aveva scelto la libera professione con studio a Reggio, aveva avuto diversi altri incarichi tra cui: membro della commissione amministrativa azienda municipalizzata Fcr 1961.64; membro commissione provinciale artigianato 1961-6; consigliere provinciale di Reggio Emilia 1964-70; consigliere Cassa di Risparmio di Reggio Emilia 1980-88; poi vice Pretore onorario a Castelnovo Monti e Giudice di pace.

Incarichi questi che hanno reso famoso Giorgio Leuratti per il suo aspetto apparentemente burbero, ma al contrario con tanta umanità manifestata nei dibattiti durante le controversie dove il giudice Leuratti trovava sempre parole concilianti tra le parti in lotta. Fin dagli studi liceali aveva partecipato ad eventi studenteschi spontanei, poi al movimento giovanile della Democrazia Cristiana con incarichi di responsabilità nelle ACLI reggiane.

s.b.