Mamma detective a Guastalla stana il ladro della sua bici

La donna si era messa sulle sue tracce partendo dall’aspetto fisico. Il mezzo è stato trovato a Parma (dove era in vendita) e restituito

Sandra Zardini

Sandra Zardini

Guastalla (Reggio Emilia), 20 giugno 2020 - Mamma derubata si trasforma in investigatore e permette non solo di recuperare il bottino, ma anche di individuare e denunciare il presunto autore del furto. Accade a Guastalla. Nei giorni scorsi il Carlino ha dato notizia del furto di una costosa bicicletta ai danni di una giovane mamma, seduta con la figlia su una panchina di piazza Martiri Patrioti, in pieno centro storico.

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Alcuni giovani stranieri hanno notato il ladro scappare e hanno avvisato la proprietaria, la stessa che ha tentato di inseguirlo con la bici presa in prestito da un conoscente, ma senza riuscire a raggiungerlo. "Era un uomo bianco, senza capelli, in soprappeso e fumatore", ha raccontato la derubata, la guastallese Sandra Zardini. La quale non si è rassegnata a perdere in quel modo la sua costosa bici.

La descrizione del ladro, diffusa dal Carlino e sul web, ha permesso di individuare la persona sospetta. "Siamo riusciti a dare un nome a quel volto, scoprendo che l’individuo – racconta Sandra – sarebbe solito rubare biciclette per poi rivenderle, anche attraverso degli annunci sui social. Ho scoperto infatti che la mia bici, rubata venerdì, praticamente era stata venduta il giorno dopo. Grazie alle informazioni ottenute, passate ai carabinieri, si è arrivati all’identificazione del presunto ladro.

I carabinieri mi hanno mostrato delle foto segnaletiche e ho effettuato il riconoscimento. Con i vari elementi a disposizione, si è arrivati alla denuncia per furto dell’uomo, che vive a Guastalla, ma anche recupero della bicicletta, che nel frattempo era stata venduta a Parma". Sandra si dice soddisfatta di se stessa per il risultato ottenuto: "Diverse persone mi dicevano di lasciare perdere, perché la bici non l’avrei ritrovata mai più. Invece ci ho provato e ce l’ho fatta". Antonio Lecci