L’Agenzia difende l’intervento: "La priorità resta la sicurezza. Piano doloroso ma condiviso"

Le risposte alle domande e ai temi sollevati dagli ambientalisti: "La vigilanza? Spetta a noi. Indispensabile rimuovere l’eccesso di sedimenti che riducevano lo spazio per le acque di piena" .

L’Agenzia difende l’intervento: "La priorità resta la sicurezza. Piano doloroso ma condiviso"

La foto aerea che ha destato l’indignazione di molti: il bosco non c’è più e i tronchi sono accatastati in attesa di essere ridotti a trucioli. Aipo non ci sta a passare per colpevole: dice che i lavori si sono attenuti ad un progetto condiviso da tutti

"La priorità è la sicurezza idraulica". Aipo, responsabile dei lavori di abbattimento della grande area boschiva all’interno del parco del Secchia, lo ribadisce. Abbiamo chiesto all’Agenzia – diretta dall’ingegner Gianluca Zanichelli – di rispondere ad alcuni dei principali quesiti che il Comitato si è posto.

Chi vigila sulla corretta esecuzione dei lavori?

"I lavori sono stati affidati tramite gara d’appalto da parte di AIPo, in quanto ente attuatore, e ad essa spettano anche i controlli sulla loro esecuzione".

Cosa si intende con ‘taglio selettivo’ e quale sarebbe stato?

"In generale, il taglio selettivo si attua quando è possibile effettuare una scelta in merito a quali piante è necessario rimuovere o lasciare, a seconda di una serie molto articolata di parametri. E’ un tipo di operazione che va valutata di volta in volta a seconda della situazione dei vari tratti fluviali. L’importante è ricordare che in base alla normativa vigente e ai compiti assegnati agli enti pubblici la priorità è quella della sicurezza idraulica, perché ne va dell’incolumità pubblica".

E’ stato rispettato il periodo riproduttivo degli animali?

"I lavori sono stati avviati prima del periodo riproduttivo (febbraio) ed in seguito tramite procedura di screening si è chiesto di poter completare una parte di taglio durante il periodo di ’fermo nidificazione’. In particolare si è proceduto con il taglio solo nelle fasce aderenti agli argini esistenti e si è scelto di non tagliare nell’area all’interno della cassa. Terminato il periodo di vincolo (dopo il 15 luglio) si è intervenuti sull’area più estesa".

Dove avverranno le piantumazioni?

"In specifiche aree individuate in collaborazione con il Parco nel tratto a monte ed a valle dell’esistente cassa. Va sottolineato che per effetto di tali compensazioni è stata estesa la superficie delle aree protette rispetto a quelle esistenti prima dell’intervento".

Una direttiva europea di pochi giorni fa raccomanda di garantire che non vi sia alcuna perdita netta né della superficie nazionale totale degli spazi verdi urbani né di copertura arborea urbana.

"Le compensazioni ambientali riequilibreranno il taglio di una parte della vegetazione, che per quanto doloroso era previsto nel progetto condiviso e si è reso indispensabile per asportare l’eccesso di sedimenti che si è accumulato negli anni, riducendo lo spazio disponibile per le acque di piena, e rafforzare/innalzare le arginature. Riteniamo incomprensibile e molto spiacevole che qualcuno sia persino arrivato a mettere in dubbio la volontà e capacità di garantire una maggiore sicurezza idraulica, visto che è esattamente questo lo scopo per cui enti come AIPo, Regioni e altri, col supporto di elevate competenze professionali, lavorano ogni giorno. Il progetto, come detto, è frutto di approfondite analisi tecniche a cui hanno preso parte tutte le figure esperte necessarie alla sua elaborazione; al suo sviluppo hanno contribuito valide competenze professionali che lavorano quotidianamente nella e per la pubblica amministrazione".

Non avete abbattuto troppi alberi?

"Le superfici oggetto di cambio di destinazione d’uso del suolo (rimozione sedimenti e rialzi e ringrossi arginali) sono state individuate in dettaglio nell’elaborazione del progetto".

Il legname come è stato usato?

"La parte riutilizzabile del legname è stato ’cippato’ e conferito ad apposito impianto di recupero per favorire la produzione di energia elettrica mediante impianti alimentati da biomassa, il che porta a una riduzione dei costi degli interventi a carico dell’ente pubblico".

Ylenia Rocco