L’aggressione di via Ceva. Individuato l’accoltellatore. Ha colpito il rivale per gelosia

La polizia identifica il presunto responsabile dell’agguato di venerdì notte in zona stazione. Indagato un 31enne tunisino con precedenti per droga: la sua ex è fidanzata con la vittima.

L’aggressione di via Ceva. Individuato l’accoltellatore. Ha colpito il rivale  per gelosia

La polizia identifica il presunto responsabile dell’agguato di venerdì notte in zona stazione. Indagato un 31enne tunisino con precedenti per droga: la sua ex è fidanzata con la vittima.

È stato individuato l’uomo che venerdì notte ha accoltellato il rivale in amore in via Ceva, in zona stazione. Si tratta di un tunisino di 31 anni già noto alle forze dell’ordine per reati legati al traffico di droga. Gli uomini della squadra mobile della questura lo hanno identificato grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza.

I fatti risalgono alle 23,15 di quattro giorni fa. Il presunto responsabile avrebbe aspettato la vittima – un 30enne nigeriano – ben nascosto complice il buio della sera. Quando lo ha visto arrivare, accompagnato dalla sua (ormai ex) ragazza, lo ha seguito nel cortiletto (nella foto il teatro dell’aggressione e i rilievi della Scientifica), per poi aggredirolo alle spalle in un vero e proprio agguato, colpendolo con sei fendenti. Infine, si è dileguato. La sua fidanzata, dopo l’aggressione, però, non ha allertato subito i soccorsi ma ha portato il compagno in casa, cercando di ripulirlo dal sangue e di curarlo come meglio poteva. Dopo circa un’ora, vista la gravità della situazione, ha chiamato il 118, che a sua volta ha avvertito la polizia di Stato. Il 30enne è stato prima portato al Santa Maria Nuova, per poi essere trasferito al Maggiore di Parma, dove è stato ricoverato in chirurgia d’urgenza. Uno dei polmoni sarebbe stato perforato causando un’emorragia, ma il ragazzo fortunatamente non è in pericolo di vita; la sua prognosi è già stata sciolta e quantificata in 20 giorni di guarigione.

Un’indagine lampo quella portata a termine dagli inquirenti coordinati dal procuratore capo Calogero Gaetano Paci. Tuttora sono in corso gli approfondimenti per comprendere il movente che ha portato il tunisinoad aggredire il giovane nigeriano; pur non escludendo altre motivazioni, i primi riscontri portano ad origini legate alla gelosia nei confronti della vittima che ha recentemente intrapreso una relazione con l’ex compagna dell’aggressore.

dan. p.