
"Il lago Calamone di Ventasso, il più bello dal punto di vista panoramico del nostro Appennino, quanto prima verrà ripulito. Siamo pronti per fare un intervento innovativo mirato allo sradicamento delle erbe, un lavoro che va fatto con il freddo. Aspettiamo solo il cambio della temperatura, comunque entro novembre". Questo è l’impegno assunto dal direttore del Parco nazionale Giuseppe Vignali il quale aggiunge: "È una pianta acquatica che radica sul fondo del lago ed è anche abbastanza grande che ha un effetto benefico emettendo ossigeno, dal punto di vista dell’ecosistema dà un contributo positivo. Certo noi che siamo abituati a vedere un lago trasparente fa un po’ impressione, ma non è comunque un’alga come spesso riportato". Secondo Vignali il cambiamento climatico ha dato una accelerazione a questo processo vegetativo in tutti i 20 laghi dell’Appennino. "Noi abbiamo tre fasce – prosegue Vignali – una a 1.700 una a 1.500 una a 1.3001.200, le ultime sono ormai torbiere comunque in stato avanzato. A quota 1.500 iniziamo ad avere segnali abbastanza preoccupanti. Al Calamone faremo interventi con ponti mobili galleggianti e sopra un escavatore con una benna che prenderà queste piante acquatiche e le toglierà dal terreno, mantenendo la naturalità del lago".
s. b.