
L’allarme infortuni: "Primo incidente fatale registrato quest’anno. Ma troppi i casi gravi"
"Il 2023 per noi era stato fino ad oggi un anno buono, senza infortuni mortali in nessun settore produttivo. E avremmo voluto arrivare così fino al 2024...". Il dottor Antonio Romanelli, responsabile provinciale dello Spsal (il Servizio dell’Ausl di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro), ieri ha inviato a Olmo di Gattatico medici ed ingegneri dalle sedi di Montecchio e Guastalla che hanno impiegato diverse ore per ispezionare il cortile dove è avvenuto il tragico incidente, analizzare il sollevatore telescopico Manitou ed ascoltare la testimonianza del ragazzo (sarebbe figlio dei titolari dell’azienda agricola) che stava aiutando Rosario Senatore nel fare la gettata di cemento.
Il loro rapporto sarà consegnato entro quarantotto ore al sostituto procuratore Giulia Galfano e al procuratore capo Calogero Gaetano Paci che, dopo aver disposto il sequestro probatorio del mezzo e dell’area, in queste ore stanno raccogliendo anche il rapporto dei carabinieri ed ogni altro elemento utile per determinare le cause dell’incidente ed eventuali responsabilità. La salma di Rosario Senatore sarebbe stata già restituita alla famiglia perché, purtroppo, che cause del decesso sono evidenti. "Verosimilmente c’è stato un anomalo spostamento del mezzo. E questo potrebbe essere la causa dello sbilanciamento del mezzo stesso, che poi con la pala ha colpito la vittima al capo. Le indagini sono ancora in una fase molto precoce e ogni valutazione è prematura", aggiunge il dirigente Spsal. Di certo il Manitou c’è che al momento dell’incidente aveva la pala piena di cemento ed era a ridosso della fossa da colmare. L’andamento degli infortuni a Reggio e provincia è positivo: "Negli anni 2020 e 2021 gli incidenti mortali sul lavoro erano stati 7; nel 2022 ne avevamo registrati 5 mentre quello di Olmo è il primo per il 2023 – sottolinea Romanelli – Questo non toglie che siano verificati numerosi altri infortuni, anche molto gravi. L’edilizia è da noi considerato un comparto particolarmente a rischio, perciò delle circa 2.000 ispezioni che annualmente effettuiamo nelle aziende, oltre il 50% sono proprio in imprese edili. Quest’anno vorremmo arrivare a 1.100 unità controllate".
Lo Spsal ogni anno produce dei dossier che poi presenta ai sindacati e alle associazioni datoriali, per restituire una fotografia del reale e per implementare l’impegno per la sicurezza sul lavoro. Un’opera che si estende alle scuole e alla società civile tramite seminari ad hoc che sulla lunga durata ha avuto effetti positivi: basti pensare che nel 2003 gli infortuni mortali erano stati 13, di cui 6 in edilizia e 6 in agricoltura. Dal 2003 al 2012 se n’erano registrati 77 (25 in edilizia e 27 nel settore agricolo), mentre nel decennio 2013-’22 sono calati a 53 (11 in edilizia e 18 in agricoltura). Cifre che comunque restano troppo alte per una società che vuol essere avanzata.
Francesca Chilloni