L’altare di San Pietro diventa reggiano

Un gruppo di ricamatrici della nostra città ha ideato e realizzato una tovaglia artistica per il sacro manufatto della basilica vaticana

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di Elisabetta Grassi

Reggio Emilia è nuovamente protagonista nel cuore della cristianità, ovvero la Basilica di San Pietro in Vaticano.

Sarà infatti rigorosamente “made in Reggio” la tovaglia che vestirà l’altare posto sopra la tomba di San Pietro.

Quindici paia di sapienti mani reggiane hanno lavorato per oltre mille ore per realizzare questa vera opera artistica di ricamo.

Sandra Cosmi, Presidente di Reggio Ricama, che ha coordinato i lavori spiega: "Le nostre signore hanno avuto solo due mesi di tempo e hanno lavorato sempre, di notte, nei weekend, pur di farcela. Questa è stata una nuova meravigliosa sfida accettata con orgoglio e portata a termine con amore dalle nostre signore".

Il Circolo Culturale opera da oltre 30 anni per la salvaguardia delle tecniche storiche del ricamo.

Nel 2019 una folta delegazione reggiana consegnò al Papa la tovaglia ricamata per l’altare della Cappella di Santa Marta in Vaticano e qui nacque il desiderio di realizzare anche una nuova tovaglia per l’altare sul quale Bernini collocò il maestoso baldacchino bronzeo.

La realizzazione del tovagliato è stata studiata sotto tutti gli aspetti, da quello liturgico a quello iconografico e antropologico ottenendo un risultato dal grande impatto.

Questi sono anche i temi che saranno affrontati in due “conversazioni intorno alla mensa” che si terranno a Ravenna il 28 maggio presso il Museo Nazionale e la basilica di San Vitale e nella nostra città il 3 giugno nell’Auditorium Credem, in concomitanza con i momenti espositivi della tovaglia, prima della consegna ufficiale che si terrà a Roma il 24 giugno.

A tracciare le linee del disegno è stata Gaia Di Blasio, docente presso Poliarte Accademia di Belle Arti e Design di Ancona, che ha tratto spunti importanti dallo stile di Matisse.

A questo progetto, che è stato denominato “Apparecchiare la mensa”, si affiancherà poi anche la collaborazione e la generosità di diversi imprenditori locali del food che stanno raccogliendo il meglio della produzione alimentare reggiana.

Il tutto verrà poi destinato alle mense assistite dalla carità del Papa.

Il progetto, che è ormai vicino al traguardo finale, gode del Patrocinio della Regione Emilia-Romagna, in partnership con il Sistema Museale Regionale, il Museo Nazionale di Ravenna; la Fabbrica di San Pietro in Vaticano e le Diocesi Reggio Emilia e Ravenna.

Particolarmente importante e decisivo nella pianificazione delle attività è stato il supporto di Max Mara.