Si inaugura sabato 11 gennaio alle 17, allo Spazio Arte Spallanzani a Barco di Bibbiano, la prima mostra antologica dedicata a Giuliano Zoppi, promossa dal figlio Andrea, che raccoglie le opere della produzione dal 1979 al 2020. Con oltre 60 opere presenti, si tratta della più importante esposizione dedicata a Giuliano Zoppi (1955-2020), che coltivava una visione onirica e fiabesca del reale, qualificandosi come uno degli esponenti più conosciuti, ammirati e apprezzati del panorama del naivismo italiano ed europeo. "Il mio primo incontro con le immagini di Zoppi, poi lungamente praticate, risale agli anni Novanta – spiega Simone Terzi, il curatore - fu ‘I gatti di Piazza Anfiteatro’, da allora al Museo di Luzzara, un notturno con le case precise nel bianco della neve, e gatti tanti, in particolare un gatto nero con il collare rosso, seduto di spalle. C’erano di già l’architetto, che è in Zoppi, e tutto il suo immaginario, che alla precisione al dettaglio sposa la fantasia di irreversibile natura". Originario di Alseno, Zoppi ha vissuto fra Parma e Mandlieu La Napoule, in Francia, arrivando a esporre in gallerie a Berlino, Lisbona, Tel Aviv, Madrid e a Le Grand Palais de Naïf di Parigi. Ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana. Curatela e presentazione di Simone Terzi, direttore del Museo nazionale delle Arti Naïves di Luzzara. Fino al 26 gennaio.
l.m.f.