L’Avis punta ai donatori stranieri

L’associazione cerca anche in scuole e aziende: ottimi risultati. Potenziata la rete organizzativa .

L’Avis punta ai donatori stranieri

L’Avis punta ai donatori stranieri

È positivo il bilancio del 2023 per l’Avis di Guastalla. I numeri sono stati forniti nella tradizionale cena degli auguri, che nel salone della sede Avis-Aido-Cri ha radunato dirigenti e donatori. Il presidente Nadia Truzzi ha espresso soddisfazione per i 130 nuovi soci, pur sottolineando l’uscita di un centinaio di donatori per le normative legate a età e condizioni di salute. Ma la ricerca di nuovi donatori è in fase di sviluppo, con l’Avis guastallese sempre più attiva nelle scuole, dalle elementari alle superiori, senza dimenticare l’azione avviata in importanti aziende tra cui la Smeg, dove è iniziato un "reclutamento" che sta dando ottimi risultati. È stata poi annunciata un’azione più intensa tra le comunità straniere: "Abbiamo già donatori di varie origini, soprattutto giovani – ha dichiarato Stefano Pavesi, dirigente storico dell’Avis – ma crediamo che le realtà straniere che fanno parte della nostra comunità possano contribuire in modo rilevante nella raccolta di sangue e plasma". Nel 2023, fino a novembre, sono state raccolte 1.240 sacche di sangue e 1.065 di plasma tra i donatori dell’Avis guastallese. L’attività complessiva del Centro di via Allende ha contato 1.993 donazioni di sangue e 2.752 di plasma, secondo il dato aggiornato a fine novembre. È stata inoltre potenziata la rete organizzativa, aprendo più spazi non solo ai donatori di sangue ma anche a "donatori di tempo" per svolgere altre attività all’interno dell’associazione.

Antonio Lecci