Reggio Emilia, aveva 4 dipendenti su 7 in nero

Controlli a 360 gradi contro caporalato e lavoro nero.

Controllo dei carabinieri

Controllo dei carabinieri

Reggio Emilia, 21 marzo 2018 – Lavoro nero, occupazione di manodopera clandestina, caporalato: sono diversi i reati emersi durante una serie di controlli dei carabinieri del nucleo ispettorato lavoro di Reggio Emilia in aziende edili e tessili, oltre che commerciali

In una attività commerciale è stato accertato l’impiego in nero del 56% della forza lavoro (su sette dipendenti ben quattro sono risultati irregolari) motivo per cui al titolare, un 45enne reggiano, sono state applicate sanzioni amministrative per circa 8.000 euro, accertate omissioni contributive per svariate migliaia di euro ancora in fase di quantificazione, con il provvedimento di sospensione delle attività commerciale.

Un imprenditore con attività a Reggio è stato denunciato alla Procura per aver installato impianti di videosorveglianza idonei al controllo a distanza dei lavoratori senza la prescritta autorizzazione, in spregio alle norme sullo statuto dei lavoratori.

Nei guai anche un imprenditore edile 55enne che i carabinieri hanno denunciato per uso di atto falso. Nel corso dei controlli i carabinieri hanno accertato che l’artigiano edile aveva presentato il Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva) falso.

Infine, sanzioni per oltre 1.000 euro sono state contestate ad altro imprenditore edile di 55 anni, che è risultato non aver sottoposto alla prescritta visita medica preventiva i suoi dipendenti. Nel caso dell’attività commerciale sottoposta a provvedimento di sospensione l’attività è stata ripresa avendo il titolare provveduto al pagamento delle sanzioni ammnistrative a lui contestate, avviando pure la regolarizzazione dei dipendenti che non erano risultati assunti.