Approvato il bilancio consuntivo dell’Azienda Servizi Bassa Reggiana, che coinvolge la gestione di quattordici strutture per l’infanzia 0-6 anni degli otto Comuni del distretto della Bassa(Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Novellara, Poviglio, Reggiolo), occupandosi integralmente dell’organizzazione, gestione e qualificazione delle stesse strutture.
Offre inoltre servizi come l’educativa scolastica, la psicologia in età scolare, i servizi di trasporto e ristorazione, lo screening per Dsa (Disturbi specifici dell’apprendimento).
Sono circa 2.500 le famiglie che beneficiano di questi servizi offerti dall’Asbr.
A fianco dell’area educativa si è sviluppata un’area sociale costituita da Servizio sociale area genitorialità e Tutela minori, il Centro per le Famiglie e numerose altre progettualità tra cui il lavoro sulle pari opportunità, il contrasto alla violenza di genere, il sostegno all’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza, all’autonomia dei "care-leavers" (giovani maggiorenni) in uscita dai percorsi di presa in carico da parte dei servizi sociali minori, in collaborazione con i Servizi sociali comunali.
Il bilancio 2022 dell’Asbr, con i suoi trecento dipendenti, è stato caratterizzato da un progressivo ritorno alla gestione pre-Covid, anche se nella prima parte dell’anno è continuata la convivenza con protocolli anti-contagio ancora piuttosto stringenti. Nel 2022 sono stati sviluppati alcuni servizi, come l’introduzione di nuove sezioni 0-3 anni e la riattivazione di servizi integrativi post pandemia (servizio di tempo anticipato, servizio di tempo prolungato...).
L’offerta 0-6 anni è tornata alle medie di iscrizione pre-Covid con 835 bambini iscritti, registrando una tendenza generale a recepire nuove iscrizioni anche in corso d’anno educativo. Le unità di personale impiegate in tutta l’area educativa Asbr (servizi 0-14 anni) sono state complessivamente 237, tra educatrici, insegnanti, coordinatrici e personale ausiliario.
La copertura dei maggiori costi (inflazione, caro bollette…) è stata assicurata dai trasferimenti degli enti locali (sempre attraverso fondi dei cittadini) senza incidere sulle rette a carico delle singole famiglie.
Un lieve aumento si è avuto, in alcuni Comuni, nel limite del tasso di inflazione programmato. Ciò è stato possibile nonostante una riduzione di trasferimenti statali.
Antonio Lecci