Le baby gang rinunciano al raduno "Volevamo solamente divertirci"

Dopo l’annunciato raduno ai Petali, i Maranza (come si fanno chiamare) lanciano il controappello sui social "Era una pagina scherzosa, finiamola qui". Le forze dell’ordine presidieranno comunque il centro commerciale

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"Niente raduno". Dietrofront delle baby gang che se solitamente sono protagonisti nel seminare il panico, stavolta hanno avuto paura loro.

Come riportato sul giornale di ieri, il gruppo che si è autobattezzato Reggio Maranza (che nello slang dei teenager, ossìa il gergo dei giovani, significa “i nuovi tamarri“ o ragazzi di strada) aveva annunciato tramite i social – in particolare sull’omonimo profilo Instagram – l’adunata prevista per oggi davanti al centro commerciale I Petali. Con tanto di video choc che mostravano pistole cariche e intenzioni bellicose per il ritrovo. Ma ieri è arrivata la retromarcia. Forse anche per l’eco mediatica e soprattutto perché la Questura aveva intercettato tutto e aveva già predisposto un massiccio servizio d’ordine specifico di prevenzione che comunque è stato confermato.

"Era un account per divertimento", provano a raddrizzare il tiro i Maranza. "Però quelli del Comune l’hanno presa come rissa dai ragazzi (sic), niente casini. Finiamola qui, lo so che volevate il raduno. Però loro pensano che noi facciamo danni. No, vogliamo solo divertirci...". E ancora: "Ragazzi non fate casino. Sennò danno la colpa a noi. Anche se volevamo divertirci pacificamente". E infine: "Ragazzi fate i bravi, se quelli del Comune vedono questa storia... Noi volevamo solo divertirci ai Petali, non fare casino, picchiare, rissa ecc... Volevamo divertirci, ma voi avete rovinato tutto. Va bene così...".

Messaggi ambigui, anche perché nessuno impedirebbe loro l’ingresso al centro commerciale se non facessero nulla di male e volessero solo divertirsi come dicono.

I Maranza – così come si fanno chiamare in tutta Italia – sono già attenzionati da tempo da parte delle forze dell’ordine. Questi gruppi di giovani sono saliti alla ribalta della cronaca nazionale in particolare per due situazioni; la prima riguarda il grande dibattito della sicurezza a Riccione, dove si sono verificati episodi di violenza durante l’estate, nei luoghi della movida. La seconda, concerne quanto successo a Peschiera sul Garda dove i giovani, in preda all’alcool, hanno dato vita a risse e accoltellamenti, terrorizzando cittadini e turisti, costringendo addirittura all’intervento la polizia in assetto antisommossa sulle spiagge gardesane.

Il fenomeno delle baby gang imperversa anche a Reggio. Nel giro di due settimane sono venuti alla luce diversi fatti, con la polizia che fortunatamente ha identificato i presunti responsabili al fine di assicurarli alla giustizia. Dalla baby gang Casa Base – che agisce in centro storico e nel quartiere Canalina – della quale due membri sono stati denunciati per una rapina ai Chiostri di San Pietro. Fino a una banda di minorenni specializzati in rapine nei confronti delle massaggiatrici cinesi tra Reggio e Modena. E anche oltre Secchia il problema è massiccio: proprio di recente sono state formalizzate 21 denunce.

Daniele Petrone