Le idrovore minacciate da tonnellate di sabbia

Mancano i soldi per trasferire l’accumulo che potrebbe bloccare l’impianto. Tra le proposte al vaglio, la ricollocazione della rena sulle spiagge dell’Adriatico

Migration

C’è un progetto che prevede la possibilità di trasferire altrove l’enorme cumulo di sabbia che si trova depositato davanti agli impianti di prelievo dell’acqua, davanti al lido Po di Boretto. L’accumulo sabbioso, infatti, rischia di tornare verso le bocche delle pompe del consorzio di bonifica in caso di una piena, anche minima, del fiume Po. E questo renderebbe vano tutto il lavoro svolto – con evidenti costi pubblici – per tenere libera la zona degli impianti, consentendo alle pompe di prelevare acqua dal Po e destinarla ai canali interni per l’irrigazione dei campi.

Il direttore della Bonifica, Domenico Turazza, conferma la predisposizione di un progetto che prevede appunto il trasferimento altrove della sabbia, evitando così che la stessa possa essere sospinta nuovamente verso gli impianti del consorzio dell’Emilia Centrale, in caso di un pur minimo aumento del livello del Po. "Il progetto è praticamente pronto – confida il direttore – ma si è in attesa del finanziamento per poter far fronte ai costi dell’operazione". Tra le proposte al vaglio, in vista della possibile deroga alle normative che vietano spostamento di materiale dall’alveo del fiume, figura anche quella di trasferire la sabbia verso l’Adriatico, in particolare sulle coste romagnole, dove il materiale derivato dal Po potrebbe essere utile a sistemare le spiagge affacciare sul mare, garantendo un evidente miglioramento dei siti turistici della nostra regione. Intanto, al lido Po di Boretto è un corso un livellamento del deposito sabbioso, con l’utilizzo di ruspe e camion.

Antonio Lecci