Le indagini tecnologiche "Così li abbiamo catturati"

Dopo la fuga gli investigatori hanno rintracciato gli imputati grazie ai cellulari "Al setaccio tabulati, sim card, codici Imei dei telefoni e profili social".

Le indagini tecnologiche  "Così li abbiamo catturati"

Le indagini tecnologiche "Così li abbiamo catturati"

Un intreccio di orari, dati, sim card, codici Imei del telefono che tutti i membri della famiglia si scambiavano in continuazione. Le indagini per ricostruire le relazioni, i rapporti, ma anche per arrivare alla cattura internazionale dei membri della famiglia fuggiti dopo il delitto sono passate principalmente attraverso la tecnologia. Il maresciallo Gandolfi, nella sua lunga deposizione nell’udienza di ieri, ha ricostruito le lunghe indagini scattate dopo la scomparsa della giovane, che si sono districate anche attraverso le intercettazioni telefoniche, dei profili social e, infine ambientali (nelle celle in carcere).

I genitori Shabbar e Nazia sono fuggiti dall’Italia il 1° maggio 2021 dall’aeroporto di Malpensa per il Pakistan. Lei è tutt’ora latitante, mentre lui è stato arrestato grazie a un mandato di cattura internazionale il 15 novembre 2022. Da allora è detenuto il attesa di estradizione (la decisione del giudice pakistano potrebbe arrivare domani).

I due cugini Nomanhulaq Nomanhulaq e Ikram Ijaz, lo zio Danish e il fratellino di Saman se ne vanno dalla casa dell’azienda agricola di Novellara il 7 maggio 2021 ("lo si evince dalle celle dei loro telefoni che si agganciano alle varie città fino ad arrivare a Imperia", ha spiegato Gandolfi in aula). Percorsi e mezzi diversi diversi, si ritroveranno tutti in Liguria. Lì vengono controllati e il minorenne viene fermato e messo in una comunità a Finale Ligure. Gli altri tre, invece, ripartono per la Francia. Danish verrà poi arrestato alla periferia nord di Parigi ("non essendo in regola con i documenti non poteva comprare biglietti per andare altrove"), mentre i cugini Nomanhulaq Nomanhulaq e Ikram Ijaz acquistano due diverse corse Flixbus dirette a Barcellona. Ikram, però, non ci arriverà mai: fermato il 31 maggio 2021 per un controllo a Nimes viene arrestato perché su di lui pende già un mandato di cattura internazionale. Nomanhulaq, invece, dal 18 maggio 2021 è a Barcellona: finirà in manette a febbraio 2022, dopo indagini che hanno passato al setaccio anche i vari profili social che aveva utilizzato. All’appello, ora, dei cinque imputati manca solo la madre.

"Il mio assistito non è fuggito subito dopo il delitto, come hanno fatto i genitori. Anzi, è andato a vivere a casa della famiglia Abbas mentre attendeva che la sua posizione venisse regolarizzata – ha chiosato a margine il difensore, Liborio Cataliotti –. È fuggito solo dopo che ha capito di essere indagato, quando gli hanno sequestrato il telefono".

b. s.