Le piastrelle fatte a Taiwan trasformate in Made in Italy

Scoperte in un container a Genova dalla Finanza Erano destinate a Reggio

La fabbrica del falso made in Italy sta colpendo anche il settore della ceramica, già in sofferenza per il lockdown. A scoprirlo è stata la Guardia di Finanza della Spezia che ha concluso un’operazione incui ha sequestrato 130mila articoli di vario genere e segnalato 6 persone e 4 società all’Autorità Giudiziaria per reati connessi alla tutela del "made in Italy.

È questo, infatti, il bilancio di un’operazione denominata "Richiamo Italiano" portata a termine in oltre un anno di indagini dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza della Spezia e dai funzionari del Reparto Antifrode dell’Ufficio delle Dogane della Spezia, presso il porto mercantile della Spezia, a contrasto della concorrenza sleale, attuata con il commercio di merce contraffatta o di prodotti riportanti marchi, i cui nomi e le cui effigi richiamano quelli di famose ed apprezzate case di produzione italiane (c.d. "Italian Sounding"), in modo da sfruttarne indebitamente la notorietà ed il prestigio.

Tra i prodotti bloccati 105.126 uova ed ovetti di cioccolata per oltre 1,3 tonnellate di cioccolato, contenuti in 3.540 confezioni, recanti illecitamente il marchio di una nota azienda dolciaria partenopea, 1.016 vassoi, recanti la falsa indicazione di "Made in Italy" e 2.855 capi d’abbigliamento femminili, riportanti il Giglio, logo del Comune di Firenze, contraffatto, merci che erano state in realtà prodotte in Turchia e Portogallo.

Sono stati inoltre individuati alcuni containers contenenti piastrelle, prodotte in Taiwan, destinate ad un magazzino di Reggio Emilia per conto di una società ubicata nel modenese, epicentro della produzione delle ceramiche italiane. È stato accertato che sulle confezioni, oltre al marchio di proprietà della società italiana importatrice, era presente il marchio di qualità "Ceramics of Italy" di proprietà di Confindustria delle Ceramiche Italiane la cui apposizione è permessa, dietro concessione, alle sole società accreditate che producono interamente in Italia (c.d. 100% made in Italy) dice la Guardia di Finanza.