Le possibili alleanze "Per parlarne i Dem locali devono cambiare molto"

Le possibili alleanze  "Per parlarne i Dem locali  devono cambiare molto"

Le possibili alleanze "Per parlarne i Dem locali devono cambiare molto"

Cosimo Pederzoli, referente cittadino di Sinistra Italiana: cosa può cambiare ora che il Pd è guidato da Elly Schlein?

"Da osservatori esterni è una notizia positiva. Non solo per il Pd, ma per tutte le formazioni progressiste. Questo non vuol dire che si confluirà nel Pd, non è in prospettiva, ma restando sui temi forse sarà possibile trovare delle convergenze. Lo vedremo nel tempo. La vera battaglia della Schlein sarà di contrastare le corenti più liberali del Pd".

Quali sarebbero per voi i segnali che il Pd dovrebbe dare per aprire un nuovo confronto?

"Impegnarsi per il salario minimo. La questione del ’lavorare meno lavorare tutti’, ovvero settimana più corta a parità di salario come sta avvenendo in altri Paesi europei. Aprire una discussione sull’invio di armi all’Ucraina. Tutta la questione ambientale della transizione ecologica, avere parole chiare su nucleare, rigassificatori, consumi di suolo".

E sulle alleanze?

"La questione prioritaria politica è se questo Pd vuole riaprire la partita dialogando con il M5s. Questo è necessario se si vuole creare una politica progressista ed è l’unica strategia a livello nazionale per battere la destra. Il Pd dovrebbe uscire dalla visione politico economica di Draghi, avvicinandosi a progetti sociali incarnati da Si e M5s".

L’anno prossimo si vota per il nuovo sindaco di Reggio: per aprire un dialogo con voi, cosa dovrebbe cambiare nella politica del Pd locale?

"Sui temi del consumo di suolo, partecipazione, trasparenza siamo stati in disaccordo e lo saremo se il Pd continuerà a muoversi a livello locale in una direzione politica che per noi è incompatibile. Immagino che adesso anche a Reggio si avvierà una discusione interna al Pd e che l’indicazione di un candidato sindaco terrà conto di quello che è successo con la Schlein. Ovvio poi che non basti solo un nome giusto, ma occorra una proposta seria per provare ad aggregare le migliori forse progressiste. Ma il Pd locale sarà disponibile a guardare a questo o vorrà tenersi agganciato al centro?"

Cosa vorreste che cambiasse a livello locale?

"Per dire alcuni temi tra i più importanti, c’è bisogno di una svolta su consumo di suolo e grandi opere. La vicenda Silk Faw insegna che sbandierare grandi progetti, per noi non sostenibili, non porta a nulla. Sulla partecipazione andrebbe rivisto il sistema della consulte d’ambito, di quartiere. C’è il grande tema certamente, ci vuole presenza nei quartieri presidio diversi. ora valuteremo le consulte. Poi il tema della esternalizzazione dei servizi all’interno delle partecipate... Il Pd dovrebbe cambiare molto rispetto a quello che è a livello locale. Ora comunque è presto per valutare, la Schlein si è appena insediata".

L’accordo con il M5s potrebbe essere cercato anche a livello locale?

"Direi che l’obiettivo, per qualsiasi alleanza, non può essere solo sconfiggere la destra, l’importante è trovare una piattaforma comune".

Paolo Patria