"Lentigione fu sommersa Qualcuno ha sbagliato"

I cittadini del Comitato in assemblea per fare il punto sulla vicenda processuale "Non è possibile che un intero paese vada sott’acqua senza alcuna allerta"

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Si è fatto il punto della situazione sull’iter giudiziario in corso per l’esondazione improvvisa dell’Enza, nel dicembre 2017 a Lentigione di Brescello, che aveva provocato gravi danni. Con una assemblea, in paese, una rappresentanza del Comitato cittadini alluvionati ha aggiornato la vicenda giudiziaria attraverso le illustrazione dell’avvocato Domizia Badodi, che assiste il gruppo di cittadini, in attesa della prossima udienza in tribunale a Reggio, fissata a settembre.

I cittadini del Comitato restano convinti che ci siano state delle carenze in fatto di interventi, manutenzioni e sicurezza. "Solo successivamente sono stati eseguiti interventi di pulizia e sistemazione dell’alveo dell’Enza. Non è possibile che un intero paese si sia trovato allagato senza alcun preavviso o allerta. Qualcuno ha sbagliato", dichiara Edmondo Spaggiari, che all’assemblea è stato confermato presidente del Comitato. Eletti pure Lorenzo Bianchi Ballano come segretario, Valeria Sghedoni tesoriere, col direttivo completato da Luigi Ornano, Paolo Bono, Carlo Benassi, Luca Bertolini, Marianna Besagni, Cristina Frignani, Claudio Sanfelici.

Quella mattina del 12 dicembre 2017 l’acqua sorprese i cittadini ancora nelle loro case. Furono 1157 per persone sfollate. E dire che la sera prima c’era stato un incontro istituzionale, a tutti i livelli, da cui non erano emerse criticità. Non tutti i danni provocati da quella esondazione sono stati risarciti ai cittadini di Lentigione.

Antonio Lecci