L’estinzione della razza arriva tra i vicini di casa

L’autore reggiano Aldrovandi dirige lo spettacolo che vede in scena anche tre attori della nostra provincia: Cucchiarini, Mammoli ed Eleonora Giovanardi

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Uno spettacolo di respiro internazionale con una cifra fortemente reggiana. ’L’estinzione della razza umana’, testo e regia del reggiano Emanuele Aldrovandi, dopo il debutto a Torino e alcune tappe della tournée arriva sul palcoscenico del Teatro Asioli di Correggio, venerdì e sabato prossimi (16 e 17 dicembre alle 20,30). Anche il cast ha una forte componente reggiana: tre attori su cinque. Giusto Cucchiarini, Eleonora Giovanardi e Luca Mammoli. Con loro ci sono Silvia Valsesia e Riccardo Vicardi, con la partecipazione vocale di Elio De Capitani. Anche i costumi portano la firma reggiana di Costanza Maramotti.

"Questa forte componente reggiana – commenta Alessandro Pelli, direttore del Teatro Asioli – non poteva passare inosservata in un’importante produzione come quella del Teatro Stabile di Torino. E merita il giusto riconoscimento ad artisti del nostro territorio". Lo spettacolo è stato realizzato in collaborazione con La Corte Ospitale – Centro di Residenza Emilia-Romagna.

"Si tratta di una tragicommedia molto divertente, dove la risata rimanda alla riflessione - dice l’autore e regista Emanuele Aldrovandi -. Ambientata ai nostri giorni in un interno condominiale di Milano, durante una pandemia che trasforma le persone in tacchini, la storia mette i personaggi di fronte alle proprie ansie, in una spirale di aggressività costruita su un meccanismo cinicamente comico. Non è la cronaca dell’esperienza che tutti abbiamo vissuto con il covid, ma un pretesto per scavare sulle relazioni umane. Ed è una bellissima coincidenza aver unito tanti reggiani intorno a questo progetto".

"Sono protagonisti della commedia due coppie e un quinto personaggio che funziona da ponte con il mondo esterno - prosegue Aldrovandi -. Questa è la mia seconda regia teatrale, a cui da drammaturgo sono approdato come evoluzione naturale del mio percorso artistico. E che, come in questo caso, mi permette una ricerca sui personaggi che posso condividere con gli attori".

Una ‘commedia filosofica’ (cifra dell’autore) in cui l’egoismo dei personaggi li chiude in una solitudine senza risposte di fronte alle domande poste dalla vita. "Sono diversi anni che manco dai teatri reggiani – confida Eleonora Giovanardi –, sarà sicuramente un’occasione per rivedere tanti amici, in un luogo a cui sono particolarmente legata".

Stella Bonfrisco