Scorta al sindaco, i vigili: "Non siamo autisti". Il Comune: "Parole mai utilizzate"

La dura lettera del sindacato: "Nessuno ci ha spiegato la tipologia di servizio". L'Amministrazione: "La scorta rientra tra le funzioni". Rafforzata la vigilanza al primo cittadino

Polizia municipale

Polizia municipale

Reggio Emilia, 15 febbraio 2016 - Ecco una lettera polemica del sindacato della polizia municipale (Sulpl), relativamente alla scorta che viene quotidianamente effettuata dai vigili al sindaco Luca Vecchi.

«Egregio Sig, Sindaco, torniamo ancora una volta sul problema della sicurezza - dice la nota - e lo facciamo prendendo in esame alcuni servizi a tutela della Sua persona che da qualche settimana gli Operatori di Polizia Municipale stanno effettuando in modo piuttosto ambiguo. Quando parliamo di sicurezza intendiamo sia quella del primo cittadino e di tutti i Reggiani, ma, ovviamente, anche quella dei lavoratori della Polizia Locale. Abbiamo inviato una lettera lo scorso 3 Febbraio a S. E. il Prefetto e al Comandante Russo (che Lei ha ricevuto in copia) chiedendo la tipologia e le modalità dei servizi che la Polizia Municipale avrebbe dovuto svolgere alla luce di alcuni atti intimidatori rivolti alla S.V. da un indagato per presunte attività illecite di stampo mafioso, ma nessuna risposta è ancora pervenuta alla scrivente O.S».

«Il giorno dopo, senza comunicare nulla ai lavoratori, hanno avuto inizio detti servizi, senza alcun protocollo di intervento e senza chiarire se tali misure fossero imposte o frutto di una inaspettata interpretazione estensiva del ruolo della Polizia Municipale da parte dell’Amministrazione. Si perché per anni avete ripetuto allo strenuo, ai nostri rappresentanti ma soprattutto a tutti i cittadini, che la sicurezza pubblica spettava alle Forze di Polizia Statali, che NOI non avevamo bisogno di addestramento o strumenti di difesa, che il nostro era un ruolo meramente di visibilità, che l’Amministrazione per risolvere i problemi di tutela dei cittadini poteva solamente scrivere alle Autorità competenti per implementare il numero di Operatori delle cosiddette “Forze dell’Ordine».

«Ed ora invece, superando addirittura le norme vigenti, siamo IMPROVVISAMENTE idonei a fare dei servizi di scorta (Quelli si assegnati in via esclusiva a Polizia di Stato e Carabinieri dalla L.133/2002) alla luce di un possibile attentato della ‘Ndrangheta??? Ma come… Abbiamo cambiato i nostri compiti e le nostre attribuzioni solo per un singolo cittadino mentre per tutti gli altri rimaniamo i “Vigili spaventapasseri” ??? Oppure non è cambiato nulla e semplicemente aveva bisogno di un “autista”? Perché se così fosse si aprirebbero altri scenari non meno preoccupanti (demansionamento ecc..). Cogliamo anche l’occasione per ricordarle che da quando si è insediato non ha sentito nemmeno una volta la necessità di incontrare i rappresentanti di questa particolare categoria di lavoratori, malgrado da parte Sindacale le richieste siano state molteplici. Perdoni lo sfogo sig. Sindaco, ma se la normativa nazionale continua a far confusione sul nostro ruolo, che varia a secondo delle opportunità da impiegati in divisa a squadra anti terrorismo, a Reggio Emilia la situazione sfocia nel paradossale, e se, oltre a svolgere avvilenti, quanto inutili, servizi di piantonamento strade, a diventare sterili produttori di dati da elencare a fine anno, dobbiamo anche svolgere dei servizi senza sapere qual è il rischio che corriamo, onestamente ci sembra troppo…».

 

La replica del Comune

A poche ore di distanza dalla lettera aperta del sindacato dei vigili urbani, arriva la replica del Comune di Reggio. "Non appartiene al linguaggio, alla pratica e alla cultura di questa Amministrazione Comunale definire gli agenti di Polizia Municipale 'vigili spaventapasseri', né tanto meno 'autisti' - rispondono piccati dal Municipio -. Pur nel rispetto dunque delle legittime prerogative sindacali si invitano gli estensori della lettera aperta ai giornali (il Sulpl, per la precisione) a non attribuire al Comune di Reggio Emilia parole, pensieri e considerazioni mai utilizzate da questo ente verso i propri lavoratori. In merito al contenuto della missiva si ricorda che all'articolo 2, comma. E fra le finalità e compiti del Corpo di Polizia Municipale è esplicitamente previsto: 'Prestare servizio d'ordine, di vigilanza e di scorta necessari per l'espletamento di attività e di compiti istituzionali del Comune'. A seguito del Comitato per l'ordine e la sicurezza di martedì 2 febbraio e su esplicita indicazione degli organi competenti è stato deciso di rafforzare le misure di vigilanza sia sulla persona del sindaco che sui locali dell'Amministrazione comunale, senza esorbitare il mansionario del Corpo di Polizia Municipale".