
Meuccio Berselli. Per l’accusa avrebbe indirizzato appalti in cambio di denaro e regali
Ha patteggiato due anni di reclusione (pena sospesa), in tribunale a Parma, l’ex direttore di AiPo, Meuccio Berselli, indagato per corruzione e peculato in una inchiesta della Guardia di Finanza di inizio 2023 sul sistema degli appalti per lavori dell’Agenzia interregionale per il Po. Denaro, ma anche culatello e champagne, in cambio di ’favori’. Berselli ha patteggiato davanti alla gup Gabriella Orsi, dopo il via libera favorito dal risarcimento del danno, che evita pure le pene accessorie: l’ex numero uno dell’AiPo, come geologo libero professionista, potrà continuare eventualmente a lavorare con enti pubblici.
Procedimento chiuso anche per Paolo Ubaldi, imprenditore edile di Lesignano ma residente a Poviglio, e per una sua dipendente, Francesca Tirelli: hanno patteggiato rispettivamente un anno e undici mesi e un quattro e quattro mesi di reclusione. Per Ubaldi la pena non è stata sospesa in virtù di un precedente per corruzione. Rinviato a giudizio un altro imprenditore, un parmigiano di 57 anni, accusato di corruzione per aver consegnato una cassa di champagne in cambio dell’assegnazione, a fine 2022, di lavori urgenti sulla sponda dell’Enza a Coenzo, con il processo fissato per il novembre dell’anno prossimo. Secondo l’accusa, l’ex direttore Berselli, in cambio di attenzioni nell’assegnazione di lavori di AiPo, avrebbe ricevuto denaro e beni vari. A lui erano pure contestati viaggi avvenuti tra il 2020 e il 2022, come segretario dell’Autorità di Bacino del Po e come direttore AiPo, ma che nulla avevano a che fare con ragioni di servizio.
Antonio Lecci