L’incontro speciale coi bambini "Presidente, sarò la sua erede"

La 5ªA della scuola ‘Italo Calvino’ ha regalato un giornalino a Mattarella. Lui ringrazia: "Siete gentilissimi"

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Chissà se un giorno, Matilde Mossini – solo dieci candeline soffiate sulla torta, ma già con le idee ben chiare – potrà raccontare davvero questo scambio di testimone con Mattarella. "Lo ammiro tanto per il lavoro che sta svolgendo. Voglio diventare il primo presidente donna della Repubblica. Voglio cambiare il mondo e combattere le ingiustizie. C’è da studiare tanto? Sono pronta, ho già ottimi voti a scuola...", racconta con invidiabile dialettica la piccola Matilde dopo aver regalato, assieme ai compagni della classe 5ªA della scuola ‘Italo Calvino’ di Reggio, un giornalino confezionato da loro. I baby studenti sono stati tra i primi fortunati a incontrare di persona il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, appena arrivato a Reggio. La scolaresca ha atteso fin da un’ora e mezza prima, sfidando il freddo invernale, tutti imbacuccati con giacca, sciarpa e cappello, ma col cuore caldo di gioia ed entusiasmo.

I più emozionati della mattinata sono loro, piazzati con le loro insegnanti proprio all’ingresso del teatro Valli. Poco prima dell’arrivo del presidentissimo, intonano simpaticamente l’Inno di Mameli per diversi minuti. Ma una volta arrivato Mattarella, le loro voci si fermano. Spalancano la bocca, meravigliati per lo speciale faccia a faccia. "Benvenuto presidente", si rivolgono in coro. Mattarella si ferma e li saluta. Loro ricambiano con lo speciale omaggio. E il presidente ringrazia col sorriso: "Siete gentilissimi", dice. Infine entra in teatro per l’inaugurazione. Il cerimoniale di sicurezza prevede che gli alunni debbano entrare solo quando Mattarella si è accomodato e seduto in platea.

I bambini passano quindi altri cinque minuti fuori, ma carichi di energia. Con disinvoltura, Enrico Nevi, 10 anni, si avvicina a telecamere e taccuini. E svela: "Gli abbiamo regalato il giornalino della nostra scuola che abbiamo fatto noi, con disegni e spiegazioni di com’è fatto il nostro istituto, ma anche le attività che facciamo. Vedere il presidente così da vicino è stato molto emozionante. Ma la più felice era la mia compagna Matilde...". Il futuro è qui.

Daniele Petrone