ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

L’incubo in tribunale. Accusato di stalking e abusi sul figlioletto. Assolto un 47enne

Il magrebino è irreperibile da tempo. Per i giudici i fatti "non sussistono". La moglie si era costituita parte civile chiedendo un risarcimento.

Il processo ieri nell’aula del tribunale di Reggio

Il processo ieri nell’aula del tribunale di Reggio

Lui, marocchino 47enne, è finito a processo per una pesante accusa: aver abusato sessualmente del figlio di appena 4 anni, oltre ad aver sottoposto la moglie a stalking. Contestazioni dalle quali il collegio dei giudici presieduto da Cristina Beretti, a latere Giovanni Ghini e Francesco Panchieri, ieri lo ha assolto, accogliendo la richiesta dell’avvocato difensore Marco Pinotti: "I fatti non sussistono". Opposta la valutazione del pm Valentina Salvi, che aveva chiesto 6 anni e mezzo di condanna. La donna si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Giulia Quadri, mentre l’uomo risulta da tempo non reperibile. Secondo il pm risultavano provate le accuse in base a diversi elementi: "La donna sporse diverse denunce, la prima dopo una vacanza in Marocco nel 2018: si rese conto che il figlio aveva comportamenti sessualizzati, raccolse anche le prime rivelazioni dal bambino e lo portò all’ospedale di Reggio che fece una distinta segnalazione. Nell’ottobre 2018 decise di interrompere il rapporto col marito e, anche su suggerimento dei servizi sociali, lo allontanò da casa. Lui andò in Marocco, poi nel maggio 2019 tornò in Italia". Lo stalking contestato risale al novembre 2018-settembre 2019: "Anche nel dibattimento la donna ha confermato che lui voleva rientrare in casa. Vi furono tentativi di contatto con diverse utenze, minacce di fare del male a lei e al bambino, pedinamenti e spostamenti: in un caso lui le mandò foto in cui era ferito e sanguinante e minacciava di uccidersi". Sulla violenza sessuale il pm ha ritenuto l’imputato colpevole: "Il bambino fece rivelazioni alla madre dal contenuto chiarissimo. E osservando alcuni suoi gesti lei si rese conto che qualcosa non andava". Poi venne fatto l’incidente probatorio: "L’audizione protetta ebbe esito positivo. Il bambino ha distubi del linguaggio, ma il perito lo ritenne idoneo a testimoniare". Un medico ha fatto poi incontri in Neuropsichiatra col piccolo: "A un certo punto la specialista raccolse lei stessa la rivelazione e poi concluse che il bambino, dopo un percorso clinico, non presentava più sintomi tipici". L’avvocato Quadri ha chiesto 10mila euro di provvisionale per la madre, 20mila per il bambino più il risarcimento in sede civile. Ha parlato di "vicenda drammatica per tutti: il bambino, la madre e anche il padre allontanato e che mai più si è fatto sentire e poi è sparito: mi chiedo se sia indice di colpevolezza". Ha sostenuto l’attendibilità del minore. L’avvocato Pinotti ha chiesto l’assoluzione dallo stalking perché il fatto non costituisce reato: "Al ritorno dal Marocco, dove il bambino era stato circonciso, la donna estromise di casa il marito su consiglio dei servizi sociali, ma fu il fratello di lei a chiamarlo. Il mio assistito era depresso a causa della perdita del lavoro e della morte della madre: fu buttato fuori senza neppure i suoi oggetti e la moglie non lo chiamò mai; lui andava alla Caritas e si ritrovò a dormire sotto i ponti. Da qui nacque la suainsistenza per cercare la donna, che ha anche testimoniato che lui non la picchiò mai". Per gli abusi sessuali, Pinotti ha sostenuto che "il fatto non è stato commesso": "Non ci sono certificati medici: l’unica fonte sono le parole del bambino. Ma leggendo l’interrogatorio del giudice delle indagini preliminari, emergono contraddizioni e reticenze che possono ingenerare dubbi". Il legale ha criticato le modalità di porre le domande al bambino: "Il gip introdusse un argomento che il minore non aveva toccato". Sulle testimonianze dei servizi sociali, medici e psicologi, "hanno valore di indizio". L’avvocato di parte civile Quadri, che ieri affiancava la madre, commenta: "Aspettiamo di leggere le motivazioni per comprendere la sentenza"; il deposito è atteso entro 90 giorni.