"L’invaso? Gli ambientalisti seguono illusioni"

In Regione il centrodestra critica Europa Verde: "Basta tentennamenti. Senza opera sull’Enza non ci sarà futuro per l’agricoltura"

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di Francesca Chilloni

"Basta tentennamenti. Gli ambientalisti perseguono illusioni. L’unico modo per tutelare i prati stabili e la filiera del Parmigiano Reggiano è costruire l’invaso sull’Enza".

È quanto affermano i consiglieri regionali della Lega Fabio Rainieri (vice presidente del Consiglio), Gabriele Delmonte (vicecapogruppo), Maura Catellani, Emiliano Occhi e, per Rete Civica, il capogruppo Marco Mastacchi. I cinque, criticano le posizioni di Europa Verde in Regione, ricordano lo studio del 2018 che identifica il fabbisogno irriguo in 59 milioni di metri cubi all’anno.

Un bisogno che si può soddisfare "solo se si realizzano tutti i quattro scenari progettuali, l’ultimo dei quali è la costruzione di un invaso sull’asta medio alta dell’Enza con una capacità di 20-25 milioni di metri cubi. Senza l’invaso non vi è futuro per l’agricoltura di eccellenza del bacino territoriale dell’Enza e vi sarebbero anche pesanti ripercussioni ambientali".

Lo studio (elaborato dall’Autorità distrettuale di Bacino del Po) parla di coprire con l’invaso "oltre 13 della necessità di approvvigionamento idrico dell’intero bacino e quindi di una quantità tale da non poter essere colmata, neppure lontanamente, con le necessarie azioni di efficientamento e di risparmio idrico previste negli altri scenari".

I cinque del centrodestra attaccano poi gli ambientalisti, accusandoli di perseguire "l’illusione di un fabbisogno idrico notevolmente inferiore, basandosi su studi datati e superati, anche perché non tengono conto del notevole peggioramento della situazione di questi ultimi anni dovuta ai cambiamenti climatici. Meno necessità di acqua vorrebbe dire ripensare i metodi di irrigazione tradizionali, e le coltivazioni tipiche della culla del Parmigiano Reggiano e quindi indurre una drastica riduzione della filiera agroalimentare con pesanti conseguenze negative sociali, economiche, alla biodiversità e al valore paesaggistico".

L’assessore all’ambiente, Irene Priolo, ha recentemente ribadito la validità del sistema di irrigazione e detto però che l’invaso sarà realizzato solo se saranno realizzati i precedenti tre scenari e se questi si riveleranno insufficienti.