Una richiesta formale, con sei precisi punti tecnici giudicati come priorità, rivolta all’AiPo (l’Agenzia interregionale per il fiume Po), oltre che a Regione, Provincia e ai Comuni di Gualtieri, Cadelbosco Sopra e Castelnovo Sotto. Arriva, in forma congiunta, dai comitati Aria Buona di Gualtieri e Aria Pulita di Cadelbosco Sopra.
"La popolazione – dicono i comitati – attende un’analisi e una risposta precisa sulle cause scatenanti le rotture sugli argini Crostolo e Tassone. La giustificazione di ’sormonto’ data dal direttore AiPo nei giorni scorsi contrasta con i dati delle stazioni di rilevamento e le osservazioni visive. Vogliamo sapere la verità in merito a eventuali presenze di tane di animali, di manufatti o altri elementi. Chiediamo che venga effettuata immediatamente una indagine geofisica degli argini, utilizzando sistemi ad alta tecnologia quali georadar e geoelettrica tomografica, in grado di scansionare gli argini e fornire un report dettagliato dello stato sotterraneo degli argini. Pretendiamo che AiPo procede con una mappatura puntuale, a partire dalla foce di Crostolo e Tassone in risalita, della presenza di tane, cavità e fissurazioni con la lista dei punti critici per la sicurezza idraulica. A seguito di tale mappatura dovrà essere predisposto velocemente un piano di intervento per la bonifica, utilizzando le diverse tecniche a disposizione come teleispezione, immissione ghiaino con resine e chiusura cavità. E si proceda da subito con un piano di manutenzione dell’alveo dei fiumi, in piena attuazione della Direttiva Alluvioni, per una corretta gestione della vegetazione in alveo e ripariale".
Si chiede pure un piano di eradicazione della fauna potenzialmente dannosa per gli argini come nutrie, volpi, istrici e tassi. "Riteniamo inaccettabile – aggiungono i Comitati – che si definisca ’evento stranissimo quasi impossibile statisticamente’ quello della contestuale piena di Po e Torrenti Crostolo e Tassone. Questo evento da sempre e da tutti, forse tranne che da AiPo, è ritenuto possibile, E, anzi, è il vero evento sul quale costruire un piano di emergenza predisponendo le giuste contromisure ed opere. Saremo in prima linea senza arretrare di un millimetro nel pretendere che AiPo si attivi per un piano per il futuro della nostra zona, con i necessari interventi per adeguarsi alla portata dei nuovi eventi pluviometrici".
a. le.