"Lo spaccio c’è, noi chiudiamo due cancelli"

Il presidente del Csi: "Grazie ai ripetuti interventi della polizia la situazione è migliorata". Ma dopo il lockdown "era il Far West".

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Nelle strade di Santa Croce c’è una realtà che da decenni osserva la trasformazione del quartiere. E convive con i suoi aspetti più difficili. A confermare il traffico di droga è Alessandro Munarini, 54 anni, presidente del Csi di via Agosti, che racconta quello che ha visto lui stesso dalle finestre del centro sportivo: "Qualche nostro dipendente è stato avvicinato per acquisti illeciti, e con insistenza".

Non sono certamente mancate da parte sua l’adozione di misure preventive e avvertimenti alle forze dell’ordine. Di poco tempo fa è anche un comunicato del Csi in cui si chiedeva un presidio più forte della zona, tornata a destare preoccupazione durante il lockdown: "Abbiamo fatto segnalazioni a stampa e contattato questura poche settimane fa e da allora questi episodi non sono più capitati. La denuncia è per far sapere all’opinione pubblica che cosa sta succedendo", afferma con tutta franchezza, confermando la presenza di microcriminalità lì attorno ai campi sportivi: "Non ci nascondiamo dietro ad una foglia di fico, i problemi esistono ma con gli interventi ripetuti di pattuglie siamo più al sicuro. La sera chiudiamo ben due cancelli per precauzione".

Certo che l’allarme Covid-19 e la conseguente chiusura delle strutture ha giocato un colpo mancino alla sicurezza della zona, rendendola più vulnerabile al ritorno di certe dinamiche. "Abbiamo attraversato un periodo difficile, dopo il lockdown era il Far West qui – racconta senza mezzi termini Munarini – Non c’erano attività ed eravamo in pochi a lavoro… Era diventato il deserto mentre prima c’era un via vai continuo e quindi meno pericolo". A conferma che è solo con il passaggio di auto e persone che aumenta la sicurezza diffusa.

Si punta dunque sulla ripresa dei corsi sportivi e l’afflusso di persone per rivitalizzare il quartiere dormiente: "Proprio in questi giorni è ripartita la nostra squadra della primavera, riprendendo con gli allenamenti – racconta tirando un sospiro di sollievo dopo tanti mesi di inattività –. Da lunedì ricominciano anche le squadre giovani e nel prossimo fine settimana riparte tutto il settore".

L’obiettivo: ripristinare la vitalità pre-pandemia. A costituire un ottimo trampolino di lancio per la mobilità nel quartiere è il progetto di abbattimento del muro in viale Ramazzini e la riapertura del passaggio a livello. "Ottima proposta. Bisogna dare risposte concrete alle persone e questa garantisce la continuità del traffico" continua Munarini che appoggia di buon grado anche il progetto “Parco Innovazione” presso le ex officine reggiane: "Ho partecipato a belle riunioni ma di fatto c’è ancora molto lavoro da fare: non è compito mio lamentarmi o dire cosa fare. L’idea è buona ma bisogna migliorare i tempi".

Sofia Martino