
Ritorna a squillare la campanella. Saranno 12.586 gli studenti - tra i 6 e i 14 – che nel Comune di Reggio, venerdì prossimo ritorneranno sui banchi, in 41 scuole primarie e 13 secondarie di primo grado. Per quanto riguarda poi la ripresa, nelle ultime settimane, dei contagi pandemici, a ora sono previste solo raccomandazioni , tra cui l’invito a rimanere a casa agli allievi che manifestano sintomi e a indossare (volontariamente) la mascherina.
"Anche per quest’anno – ha detto il sindaco Luca Vecchi - l’amministrazione comunale investirà oltre 7 milioni di euro per il sostegno al diritto allo studio e per supportare l’offerta educativa e formativa di bambini e ragazzi, attraverso servizi pomeridiani, di flessibilità oraria, servizio mensa, trasporti e attività a integrazione dei curriculum ministeriali. Assistiamo in Italia, e lo dico anche come presidente regionale dell’Anci, a un’operazione strisciante di destrutturazione e indebolimento della scuola pubblica, un’azione di ‘disinvestimento’ analoga a quanto sta avvenendo per la sanità pubblica. Una situazione negativa, in cui agli enti locali, il Comune nel nostro caso, è lasciato il compito, in base alle proprie competenze e possibilità, di supplire allo Stato".
Contenuta la flessione degli iscritti, legata ad un calo demografico, che non comporterà comunque una riduzione dell’offerta di servizi, ha spiegato l’assessora all’Educazione Raffaella Curioni : "Anzi, confermiamo e in alcuni casi potenziamo l’offerta, sia in termini di risorse, sia di contenuti. Il progetto Scuola diffusa (definito ‘via italiana verso nuovi scenari educativi’ dagli esperti di Indire) giunto alla sua quarta edizione, dopo la firma del Protocollo d’intesa con l’allora ministro Bianchi, è ora aggiornato e strutturato stabilmente nei plessi scolastici. Gli spazi di Scuola diffusa sono passati da sette a otto, con l’ingresso del polo di Villa Canali, che porta a tre i luoghi di apprendimento nell’ambiente e a contatto con la natura.
L’edilizia scolastica poi ha ottenuto 700.000 euro per manutenzioni. A questi vanno aggiunti gli investimenti strutturali, sostenuti in prevalenza dal Pnrr: le nuove mense scolastiche, passate da quattro a cinque, con un investimento complessivo di circa 2 milioni di euro, e la nuova scuola Aosta, con un investimento di circa 12 milioni di euro, di cui 10 da Pnrr e 2 dal Comune". Il direttore dell’Ufficio scolastico Paolo Bernardi ha confermato che l’89% dei posti sia già stato assegnato, entro il 31 agosto scorso, a docenti supplenti in graduatoria e si preveda una copertura completa dei posti. Stella Bonfrisco
