ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

Lo strazio della madre: "Ora sia fatta giustizia e cali il muro di omertà"

Enrica Bazzini in questi tre anni ha raccolto testimonianze, chat e messaggi per capire cosa potesse aver subito la figlia: "Veniva sminuita davanti ai pazienti".

La 21enne Paola Ballerini faceva la volontaria nella Pubblica di Cortemaggiore e diede il proprio contributo anche nel periodo Covid

La 21enne Paola Ballerini faceva la volontaria nella Pubblica di Cortemaggiore e diede il proprio contributo anche nel periodo Covid

"Posso solo sperare che sia finalmente fatta piena luce e giustizia su quanto accaduto a mia figlia. Che i muri di omertà attorno a lei che hanno coperto quanto accaduto in oltre un mese di tirocinio, finalmente crollino uno alla volta, affinché nessuno tarpi le ali ai sogni dei nostri figli". Interpellata dal Carlino, usa parole veementi e lancia un appello alle coscienze la madre di Paola Ballerini, la 21enne di Cadeo (Piacenza) studentessa di Infermeria nella nostra città che si lanciò il 10 maggio 2022 dalla Pietra di Bismantova, sulla cui morte la Procura ha aperto un’inchiesta che vede indagata una referente reggiana del suo tirocinio. La mamma Enrica Bazzini definisce questi tre anni intrisi di "silenzio e immenso dolore", ma che insieme al padre Francesco ha trascorso raccogliendo testimonianze, chat e messaggi per capire cosa potesse aver subito la figlia. Nel santuario di Roveleto di Cadeo, nel maggio 2022, furono celebrati i funerali della figlia; il parroco don Umberto Ciullo lanciò un monito dall’altare: "Abbiamo un mea culpa da farci tutti, anche se qualcuno dovrà farselo in modo più perentorio e onesto". Già allora, il 16 giugno 2022, la madre scrisse su Facebook: "Il petto straziato dal dolore, fitte nel cuore e nell’anima che non mi abbandonano un secondo. Mi manca l’aria da quando non ci sei per colpa di chi si sente intoccabile e impunito. Anche se la loro vita apparentemente prosegue nella normalità, la mia rabbia e voglia di giustizia non si fermerà mai". E riecheggiando la canzone di Mango, vergò nel 2024: "Paola, la mia rondine volata via... sei nel cielo sbagliato".

Parole intrise di affetto e dolore, mischiate a tante foto della figlia.

Ecco cosa racconta la donna su come appariva ai suoi occhi la figlia: "Abbiamo assistito ai suoi attacchi di panico. Il suo operato era costantemente monitorato, era stata umiliata pubblicamente, sminuita dal punto di vista professionale, davanti ai pazienti. Paola non era fragile, era forte, ma ha pensato che il suo sogno, fare l’infermiera, si sarebbe dissolto. Non sapeva più di chi fidarsi e a chi chiedere aiuto. Ha sempre avuto il massimo dei voti, negli stage precedenti non c’è mai stato un solo problema". La 21enne era una ragazza che si impegnava non solo nello studio - era titolare di una borsa di studio - ma anche nel sociale: faceva la volontaria nella Pubblica di Cortemaggiore e diede il proprio contributo anche nel periodo Covid. "Non si è mai arresa davanti alle difficoltà – dice la madre –. I suoi amici hanno raccontato quanto potesse pesare l’omertà che in tanti sentivano addosso".

Alessandra Codeluppi