
"Nozze povere ma di sostanza coi cappelletti fatti in casa. Il segreto? Amore, ascolto. e comprensione".
Reggio Emilia, 1 giugno 2025 – Bruno e Bruna, 75 anni insieme. Praticello si prepara a festeggiare doppiamente questo matrimonio da record: il 6 giugno Bruno Marani di anni ne compirà 100.
È stato nel 1950 che convolò a nozze con Bruna Zinelli, di 5 anni più giovane. Ambedue lavoravano nella stessa azienda agricola a Taneto: lei proveniente da una famiglia di mezzadri di Langhirano, lui orfano di padre e con la madre costretta a duri lavori nelle stalle e in fornace per riuscire a sfamare i figli, fino a quando ragazzini trovarono lavoro nella stalla di Taneto.
Un secolo di vita che abbraccia tutto il Novecento. La Guerra innanzitutto, con Bruno che fu coscritto a forza nell’Organizzazione Todt, da cui disertò: "Mi cercarono i fascisti a casa, ma riuscii a nascondermi nel solaio e il signor Bonazzi, il proprietario, riuscì a mandarli via, senza far perquisire i locali. Questo mi salvò". Poi la ricostruzione postbellica, con Bruno chiamato a svolgere il servizio militare e inviato a Palermo nei giorni del referendum tra Repubblica e Monarchia. Bruna lo attese a casa: erano già fidanzati.
"Eravamo gente povera e i matrimoni erano di sostanza, abbiamo invitato amici e parenti, una trentina di persone e pranzato con i cappelletti, che avevo preparato – ricorda Bruna – insieme a sette torte". Poi il primo figlio, un podere a mezzadria a Gattatico, il secondo figlio e infine un podere in affitto a Praticello. Nel 1965, prima ancora di aver la patente, acquistarono la 500 a 350mila lire. Infine la costruzione della casa e l’acquisto del podere: "Una vita di lavoro mai un giorno di ferie, ma siamo contenti di ciò che abbiamo realizzato". Sono poi arrivati 4 nipoti, 2 bisnipoti… il loro segreto? "Amore, ascolto e comprensione. In tanti anni non abbiamo mai litigato", dicono all’unisono. Ora autonomi e lucidi da far invidia, assistiti dalla cara Lidia, si godono la... quinta età.