
Sara Marzolino, attivista reggiana morta a soli 22 anni in un incidente all’alba di domenica scorsa, a Genova
L’ultimo saluto a Sara Marzolino, la 22enne morta tragicamente in un incidente domenica scorsa a Genova, sarà anche un evento pubblico. "Sarà un corteo", fanno sapere dal centro sociale Lab Aq16. Una manifestazione, l’ultima assieme a lei fisicamente, che precederà tutte quelle in cui il suo spirito combattente farà da guida e da supporto agli amici. Agli attivisti che hanno portato avanti le lotte sociali al suo fianco e che, prima di tutto, le hanno voluto bene.
Tra ieri e oggi, secondo quanto emerso, verrà svolta l’autopsia e a quel punto dovrebbe essere questione di giorni prima di avere il nulla osta per il funerale. La famiglia, riferiscono sempre da Aq16, ci tiene che le esequie della figlia abbiano anche una valenza pubblica, per valorizzare l’impegno politico e sociale che Sara ha portato avanti con tenacia già dalla giovanissima età. Con ogni probabilità il funerale sarà preceduto da un momento di ricordo pubblico, che possa permettere a tutti di onorare la memoria di Sara: maggiori informazioni arriveranno una volta ufficializzata la data. Sarà un’occasione preziosa per le tante persone intenzionate a partecipare: "Stiamo ricevendo attestazioni di affetto dalla Sicilia fino a Bruxelles, persino dal Messico".
Proseguono nel frattempo le indagini sulla tragedia avvenuta alle 4.30 di domenica scorsa, in via Buozzi. Sara Marzolino si trovava a Genova per il weekend, assieme a lei al momento dell’incidente c’era un’amica. Rimasta illesa, ha assistito alla scena: mentre Sara stava attraversando la strada, non sulle strisce, un’auto l’ha travolta facendola sbalzare contro un semaforo. Il 51enne alla guida del mezzo, di professione guardia giurata, si è fermato per avvisare i soccorsi ma era troppo tardi, Sara è morta sul colpo. L’uomo, risultato negativo agli esami tossicologici, è indagato per omicidio stradale. Al vaglio degli inquirenti il video delle telecamere di sicurezza e il telefono del 51enne, per accertare con esattezza la dinamica e le responsabilità del guidatore (tra cui, appunto, se stesse usando il cellulare al momento dell’impatto).
La notizia della scomparsa di Sara ha lasciato senza parole la città. Molto conosciuta per il suo impegno nell’attivismo, Marzolino iniziò fin da subito nei collettivi studenteschi al liceo Canossa e divenne portavoce del movimento ambientalista Fridays For Future, oltre che referente per il centro sociale Aq16. Una giovane vita già dedita ai diritti dei più fragili, spenta troppo presto, che sarà onorata come merita: uniti tutti insieme, in corteo.