Da un bando della Regione potranno arrivare nuove risorse per salvaguardare il Cimitero Napoleonico e sostenere le attività di promozione culturale che svolge l’associazione culturale ’Carmen Zanti’ ed il Comitato per la difesa e la valorizzazione. Sottoposto a tutela statale e di proprietà del Comune, il cimitero conserva ancora le sepolture ed è un vero museo in pietra della memoria, ricco di tesori come lapidi scolpite e di croci di ferro battuto, pressoché integro nonostante le incursioni vandaliche e l’incuria a cui per anni è stato abbandonato.
Molta la concorrenza per accaparrarsi i finanziamenti del bando, se si pensa che sono almeno 427 i luoghi di sepoltura che in Emilia-Romagna possono essere annoverati come "storici e monumentali, elementi significativi del patrimonio culturale regionale da salvaguardare e valorizzare, come strumento di coesione e crescita culturale delle comunità e di tutti i visitatori". Nel reggiano, oltre al Monumentale di Reggio, vi sono 51 cimiteri storici, tra cui quelli ebraici di Correggio, Guastalla, Novellara, Reggio e Scandiano. Ma di napoleonici vi è solo quello di Cavriago, costruito nel 1810 a seguito dell’emanazione da parte di Napoleone dell’Editto di St. Cloud (1804), e dopo che il sindaco Antonio Chiloni risolse una diatriba tra le due parrocchie di San Terenziano e San Nicolò, che appartenevano a due diocesi diverse (Reggio e Parma) e che rivendicavano ciascuna un suo camposanto. L’assemblea legislativa regionale nel dicembre 2022 ha approvato la legge 21 per il "Riconoscimento e valorizzazione dei cimiteri monumentali e storici".
Appoggiandosi ad essa, la Giunta ora emesso il bando che prevede la possibilità di richiedere contributi a sostegno anche per interventi di catalogazione, conservazione e restauro. Il sostegno regionale è previsto anche per la realizzazione di mostre e programmi culturali, progetti digitali e multimediali. Si spera ora che, insieme alla Zanti, il Comune di Cavriago presenti domanda per ottenere un aiuto indispensabile per continuare a mettere in valore questo tesoro dopo che nel tempo sono stati svolti vari interventi di consolidamento del muro di cinta e di protezione delle lapidi. Manca però un’opera accurata di ricerca storica e di restauro delle sepolture, di indagine storico-artistica ed epigrafica che potrebbe dar lavoro a molti studiosi o laureandi. Il Cimitero rimase in funzione fino al 7 gennaio 1923, quando fu inaugurato il Cimitero Nuovo. Tra gli elementi interessanti c’è che, con l’Unità d’Italia, una circolare prefettizia del 1862 stabilì in via definitiva il divieto di seppellimento fuori dai ’cimiteri comuni’; si prevedeva anche un’area da destinarsi agli ’acattolici’ e ai bimbi morti senza battesimo. A Cavriago venne così costituito il cosiddetto ’angolo degli eretici’, in cui venivano sepolti soprattutto i socialisti e gli anarchici che avevano rifiutato i sacramenti ed il funerale religioso.
Francesca Chilloni