L’Unione citata in giudizio per un bimbo dato in affido

Una famiglia del processo Angeli e Demoni porta a processo l’ente. Stanziati urgentemente 25mila euro per farsi difendere da un avvocato

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di Francesca Chilloni

Processo "Angeli e Demoni" sui presunti affidi illeciti, l’Unione dei Comuni della Val d’Enza venerdì si troverà nella paradossale situazione di essere in aula sia nel ruolo di danneggiata dalle azioni dei propri dipendenti sia di responsabile civile per le azioni dei dipendenti stessi. Intanto, ha già iniziato a sborsare denaro per la propria difesa legale.

La famiglia di un minore coinvolto nell’inchiesta ha infatti avanzato la richiesta di risarcimento danni nei confronti dell’ente - oltre che dell’Ausl e dell’Asp Sartori di San Polo, l’Azienda speciale pubblica che gestisce parte dei servizi sociali del distretto. Non solo: l’Unione vede uno degli esponenti della sua giunta, il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, nei panni dell’imputato (con l’accusa di abuso d’ufficio).

Per presunti danni morali, biologici ed esistenziali, la richiesta di risarcimento della famiglia potrebbe essere milionaria, con gli enti che se venissero condannati a pagare dovrebbe poi rivalersi verso i dipendenti. Alla luce dell’approssimarsi dell’udienza dibattimentale e della notifica degli atti di citazione, l’Unione la scorsa settimana ha dovuto provvedere d’urgenza ad ingaggiare un legale a cui affidare la propria tutela. La Giunta ha deliberato di dare mandato al sindaco Luca Ronzoni (attuale presidente) di rappresentare l’ente in giudizio, e di confermare l’avvocato Alessio Fornaciari, che aveva già tutelato l’Unione in fase di udienza preliminare. È stata anche stanziata la cifra lorda di 25.972 euro come parcella.

Era il 24 agosto 2020 quando il pm Valentina Salvi avanzò richieste di rinvio a giudizio per 24 persone coinvolte nell’inchiesta (scoppiata nel giugno 2019), tra cui alcuni dipendenti dell’Unione. Il giudice dell’udienza preliminare Dario De Luca, il 28 gennaio, autorizzò le costituzioni delle parti civili: Ministero della Giustizia, Regione, Ausl, Unione e famiglie di bambini coinvolti negli affidi e nelle sedute di psicoterapia condotte a Bibbiano dall’associazione Hansel e Gretel del "guru" Claudio Foti. Venne anche autorizzata quella famiglia a tirare dentro al processo dei responsabili civili.

L’avvocato Gianluca Tirelli, legale dei parenti del bimbo, ha così citato i "datori di lavoro" di psicologi e assistenti sociali sotto processo. Così l’Unione Val d’Enza si è trovata in uno scomodo doppio ruolo e rischia di dover rifondere i presunti danni subiti. All’udienza di venerdì saranno presenti 17 imputati; tra i reati contestati a vario titolo maltrattamento su minori, lesioni gravissime e violenza. Alcuni indagati sono stati assolti ed altri (come Foti) sono stati condannati con riti alternativi.