Reggio Emilia, madre uccide i due figli. "Non curatemi"

La 39enne arrestata nel letto d’ospedale rifiuta l'aiuto dei sanitari. Le sue condizioni sono stabili. Il marito è una star del rugby

Antonella Barbieri (a destra) ha ucciso i due figli. Il papà (sinistra) Andrea Benatti

Antonella Barbieri (a destra) ha ucciso i due figli. Il papà (sinistra) Andrea Benatti

Reggio Emilia, 8 dicembre 2017 - Ha ucciso i suoi due figli, Kim di due anni e Lorenzo Zeus di 5 poi ha rivolto il coltello contro se stessa lesionandosi un polmone. Trasportata all'ospedale in condizioni critiche la mamma-killer Antonella Barbieri, 39 anni, dopo aver ammesso le sue colpe, in stato  confusionale,  è stata arrestata di duplice infanticidio nella tarda serata su provvediemnto disposto dal pm di Reggio Emilia Maria Rita Pantani. Ricoverata nell'ospedale di Reggio e piantonata dai carabinieri, la donna ha però rifiutato le cure e non è stato quindi possibile operarla (VIDEO). Proseguono intanto le indagini nel Reggiano seguite dai carabinieri nel nucleo operativo di Guastalla, in coordinamento con i colleghi dell'Arma mantovana. 

La paziente, vigile e cosciente, è in prognosi riservata e le sue condizioni sono, al momento, stabili. Questo il bollettino della direzione dell'Ausl di Reggio Emilia. "Sono state attivate le consulenze specialistiche del caso", spiega l'Ausl, specificando che la donna è ricoverata in terapia semi intensiva all'ospedale Santa Maria Nuova. 

Secondo quanto ricostruito sin qui la madre, che soffriva di problemi psichici, nella tarda mattinata di giovedì ha ucciso la figlia Kim, soffocandola con un cuscino e poi lasciandola coperta nel letto matrimoniale della casa di Suzzara dove viveva col marito Andrea Benatti, ex rugbista. Sarebbe stato l'uomo a ritrovarne il corpo, più tardi, insieme ai carabinieri. Poi, senza cellulare, ma portando con sè un coltello da cucina, è uscita in auto con il primogenito Lorenzo Zeus e ha raggiunto un argine del Po in una sperduta zona golenale, in località Fogarino, e nel primo pomeriggio c'è stato il secondo omicidio.

In seguito un pastore ha notato l'auto in sosta, ha visto la donna ferita, con l'arma ancora piantata nel torace, e ha chiamato i soccorsi. Sentita dagli investigatori, avrebbe confessato, ma le sue parole continuano ad essere molto confuse. "Sono stata io, mia figlia ora non c’è più". Ha detto la donna ai soccorritori.  Frasi sconnesse pronunciate da quella maledetta macchina sulla riva del fiume, nella serata di giovedì. Mentre Antonella Barbieri perdeva sangue, accanto al corpo senza vita del suo piccolo Lorenzo Zeus, 5 anni, nascosto sotto una coperta sul sedile.

Altre frasi deliranti e cenni sono stati raccolti dagli inquirenti e dagli psichiatri sul letto dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio, nel reparto di terapia intensiva, dopo essersi accoltellata al torace. 

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Lei, casalinga di 39 anni originaria di Carpi, bionda e bellissima, la descrive così chi la conosceva. Una donna piegata però da fantasmi che non la lasciavano in pace: depressione, manie persecutorie, per le quali era in cura da tempo. Ci sarebbe questo, stando alle prime ricostruzioni, alla base di questi delitti. La mano di una madre che si accanisce sui suoi due piccolini, armata dalla follia. Nient’altro. Non una ragione, non può esserci. 

Il marito, Andrea Benatti, 38enne di Viadana, è dipendente dell’officina di famiglia Fratelli Benatti ma è soprattutto una star del rugby. Conosciutissimo. Terza linea flanker che ha vestito la casacca del Viadana e, dal 2010, nella relativa franchise in Celtic League, gli Aironi. Nel 2011, però, si è ritirato dai campi per problemi di salute. Una volta campione d’Italia, due Coppe Italia e una Supercoppa nel suo palmares. Da un anno e mezzo si era trasferito con la famiglia in quella casa di campagna, a Suzzara. Lontana un chilometro dai primi vicini.