Morto Giannetto Magnanini, partigiano e politico

Protagonista del '900 reggiano. Aveva 95 anni

Giannetto Magnanini a una commemorazione nel 1993

Giannetto Magnanini a una commemorazione nel 1993

Reggio Emilia, 18 gennaio 2019 - È scomparso all'età di 95 anni Giannetto Magnanini, partigiano, dirigente comunista, amministratore, presidente di Istoreco. Magnanini, originario di Reggio, viveva da tempo a Martellago di Venezia ma non on aveva rotto il legame con la sua città e in particolare con Marola dove aveva una casa e in cui tornava ogni estate. Quella di Magnanini è una vicenda che porta con sé gran parte del ‘900 reggiano. Operaio alla Lombardini, partigiano della 76a Brigata Sap, dopo la guerra Giannetto Magnanini diventa dirigente prima della Fgci reggiana e poi nazionale, collaborando con i l giovane Berlinguer. Tornato a Reggio diventa dirigente del Partito comunista locale. Nel 1964 è eletto in consiglio provinciale e nominato capogruppo del Pci. Nel 1969 subentra a Gianetto Patacini come assessore alla Programmazione provinciale. “Tra le tante azioni svolte come capogruppo in Provincia - recita una nota di Istoreco - è da segnalare il suo impegno per la pubblicizzazione del trasporto su gomma, aprendo la strada anche all'assorbimento delle ferrovie reggiane (Ccfr) e alla successiva costituzione del Consorzio provinciale trasporti mettendo a mettendo disposizione dell'allora assessore provinciale ai Trasporti Orlandini le risorse tecniche per la progettazione e la realizzazione dello scalo ferroviario di Dinazzano, che valorizza ancora oggi le linee ferroviarie secondarie per il trasporti merci, in particolare le ceramiche”. Nel 1970 è eletto nel consiglio regionale dell'Emilia Romagna, capogruppo del Pci, e viene nominato presidente della commissione sanità e sicurezza della Regione. Nel 1980, assume la carica di presidente dell'Act e, una volta in pensione, diventa presidente di Istoreco, carica che ricoprirà per due mandati “rilanciando e qualificando l'istituto”. Giannetto amava raccontare la storia. “Tra i tanti titoli che ha pubblicato “Ricordi di un comunista emiliano”, “Egle Gualdi, una vita emiliana”, “Vicolo dei Servi”, “Dopo la Liberazione”, “I comunisti reggiani negli anni Sessanta”. Dopo la morte della moglie si era trasferito a Martellago, in provincia di Venezia, per essere vicino alla figlia. Ma Reggio non l'aveva mai dimenticata, perché ogni estate ritornava nella sua amata Marola a trascorrere le vacanze e rivedere i vecchi amici. Il funerale si terrà lunedì 21 gennaio. La salma rimarrà in esposizione fino alle 14.30 all’ospedale di Martellago, dove Magnanini è deceduto. Alle 15, la partenza verso l’auditorium comunale.