"Mai pensato di chiudere i battenti Deadline entro l’anno? Ce la faremo"

Katia Bassi, manager director di Silk-Faw: "Dialogo aperto per il rogito dell’area, comunicheremo la data"

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di Daniele Petrone

Katia Bassi, managing director di Silk Faw, tre giorni fa avete confermato che il vostro progetto va avanti parlando di "recenti e significativi sviluppi verso l’accelerazione delle operazioni". Può essere più precisa nel concreto?

"Si tratta di passi avanti fatti internamente, in termini di possibili investimenti. Ma preferiamo lasciar parlare i fatti".

E riguardo al rogito per il terreno?

"Non abbiamo ancora una data precisa e neppure un ordine temporale. Quando saremo in grado di ufficializzarlo, lo comunicheremo alla città".

Ma il dialogo coi soci proprietari dell’area c’è ancora? Loro dicono di non aver saputo più nulla.

"La conversazione con loro è aperta".

La scorsa settimana si è tenuta una commissione consiliare nella quale il sindaco Luca Vecchi ha fissato la deadline per fine anno, in concomitanza con l’approvazione del piano urbanistico generale. Pensate di farcela?

"Guardi, la posizione del sindaco la capisco perfettamente. Il nostro auspicio comunque è di farcela assolutamente entro fine anno".

Lo stesso primo cittadino ha detto che, qualora venisse siglato, il rogito non basterà, vista la situazione che si è venuta a creare coi dipendenti i quali hanno siglato un accordo di solidarietà per non aver ricevuto gli stipendi.

"Come abbiamo esplicato nel comunicato stampa di due giorni fa, questo rientra nelle difficoltà macroeconomiche e geopolitiche del momento. Ma mi lasci dire una cosa".

Prego.

"Questo progetto è un’iniziativa che ha una magnitudo molto importante. E come tale, può accadere che le tempistiche prefissate ad un inizio venture, non siano quelle che si manifestano poi successivamente. Ma ciò non vuole dire che ci sia la volontà di chiudere i battenti. Anzi, non è assolutamente il nostro caso".

È che l’asticella è stata posizionata parecchio in alto già un anno e mezzo fa...

"Infatti capisco le alte aspettative della città, ma ribadisco che abbiamo tutta la volontà di andare avanti".

Un’ultima cosa: l’inchiesta che ha aperto la Procura di Reggio, vi preoccupa?

"No. Ci siamo messi completamente a disposizione del pm. Gli inquirenti possono venire quando vogliono. Siamo open books (libri aperti, ndr)...".