Maltrattamenti all'asilo a Reggio Emilia, scatta l'indagine interna

E' una delle proposte emerse dall’incontro convocato alla scuola dell’infanzia Malaguzzi, sul caso della maestra (ora sospesa dal servizio) indagata per maltrattamenti sui bambini

Maltrattamenti su minori (Foto d'archivio Ansa)

Maltrattamenti su minori (Foto d'archivio Ansa)

Reggio Emilia, 4 settembre 2018 - Una indagine interna “che non andrà ad interferire con il procedimento giudiziario in corso” e l’avvio di un percorso per potenziare il dialogo tra la scuola e le famiglie.

Sono le proposte emerse dall’incontro convocato ieri sera alla scuola dell’infanzia Malaguzzi di Reggio Emilia, sul caso della maestra (ora sospesa dal servizio) indagata per maltrattamenti sui bambini.

A confrontarsi con i genitori dei piccoli alunni, l’assessore comunale all’Educazione Raffaella Curioni, il direttore dell’Istituzione Nidi e Scuole dell’Infanzia Paola Cagliari, la responsabile di unità operativa complessa e pedagogista della scuola Maddalena Tedeschi, le due insegnanti di sezione confermate dall’anno precedente e la nuova insegnante titolare.

L’assessore Curioni ha in particolare ribadito “l’impegno profondo dell’amministrazione comunale e dell’Istituzione” sottolineando “l’importanza di condividere e - dove é possibile - di implementare gli strumenti di partecipazione, che potenzino ancor di più l’alleanza e il dialogo tra scuola e famiglia, che é uno degli elementi alla base di un buon funzionamento della relazione educativa”.

Intanto il consigliere regionale Gianluca Sassi (Gruppo misto), presenta sulla vicenda un’interrogazione in cui chiede di tutelare i servizi educativi d’eccellenza del territorio con controlli più frequenti e modalità di accreditamento più stringenti

Anche se il controllo sugli asili compete ai Comuni”, nell’atto ispettivo Sassi chiede infatti alla Regione “di emanare nuove direttive per incrementare la qualità dei servizi educativi e, tramite le Ausl, garantire a tutti i lavoratori dei servizi dedicati all’infanzia e agli anziani di valutare la propria condizione psicofisica con controlli periodici gratuiti nel rispetto della privacy e con la presa in carico diretta di quei lavoratori che soffrono di stress da lavoro correlato”.

Il consigliere chiede inoltre alla giunta controlli più frequenti ed efficaci e modalità di accreditamento più stringenti, “mettendo in primo piano la prevenzione delle violenze e la formazione dei docenti, punti cruciali sui quali serve un impegno concreto fin da subito ad ogni livello”.