Maltrattamenti su moglie e figli "Se mi lasci uccido la tua famiglia"

Nei guai un 41enne accusato di stalking dopo anni di comportamenti aggressivi e minacciosi

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di Alessandra Codeluppi

Aggressioni verbali e fisiche, messaggi ossessivi, minacce di morte. "Alle 11 di domani non chiamare i carabinieri, chiama dio". Ma lei, la donna che avrebbe subito tutto questo dall’ex convivente, un 41enne straniero, ha fatto l’esatto contrario di ciò che lui le avrebbe chiesto. Spaventata da quelle parole, da ciò che sembravano prefigurare, ha sporto denuncia: le indagini sono culminate a breve in una misura cautelare applicata dal gip Andrea Rat, cioé il divieto di avvicinamento ai luoghi da lei frequentati e di comunicazione. A carico dell’uomo, un operaio incensurato, sono state formulate due ipotesi di reato. Maltrattamenti, perché avrebbe sottoposto la donna a continue vessazioni fisiche e psichiche. Fino all’ottobre 2018, data in cui la convivenza cessò, lui l’avrebbe ricoperta di pesanti insulti e spintonata. Si sarebbe scagliato anche contro i figli che cercavano di difendere la madre. "Se mi lasci - l’avrebbe minacciata - ucciderò tutti i tuoi familiari". La procura ravvisa anche lo stalking, perché il 41enne l’avrebbe molestata inviandole numerosi messaggi e presentandosi sotto casa con pretesti. "Se scopro che hai un amante, ti uccido", le avrebbe scritto lui, insieme a quella frase inquietante con l’indicazione del giorno dopo e l’invito a non chiamare le forze dell’ordine. Questi comportamenti si sarebbero prolungati fino all’estate di quest’anno, causando alla donna "un perdurante e grave stato d’ansia, paura e timore per la propria incolumità e quella dei suoi cari", finché lei si sarebbe vista "costretta a bloccare le sue chiamate". L’ex compagna ha deciso di denunciarlo: un caso di ‘codice rosso’, culminato a breve nel provvedimento emesso dal tribunale. L’uomo, assistito dall’avvocato Elisabetta Strumia, è comparso ieri davanti al giudice Rat per l’interrogatorio di garanzia, nel quale si è avvalso della facoltà di non rispondere.