Maltrattava i genitori, assolto per vizio totale di mente

di Alessandra Codeluppi

Una storia di sofferenza e solitudine tra le mura di una casa. Un figlio divorato dalla droga che maltratta i genitori; un padre e una madre anziani che sopportano le angherie per qualche mese, poi lo denunciano. Ora lui è stato assolto perché non imputabile, per vizio totale di mente. Sarà trasferito in una Rems. È la decisione presa ieri dal tribunale (collegio presieduto dal giudice Cristina Beretti, a latere Giovanni Ghini e Silvia Semprini) per un 52enne che, sott’effetto degli stupefacenti, aggrediva i genitori per poi violare il divieto di avvicinamento. Una storia pesante, emersa anche nella scorsa udienza, quando il padre ha ripercorso il doloroso vissuto: "Nostro figlio ci maltrattava: pretendeva da noi i soldi della droga". Il figlio si era inserito con successo nel mondo del lavoro, ma poi la situazione precipitò. Da una ventina d’anni aveva problemi di dipendenza, ed era arrivato a minacciare e ad aggredire i genitori. Dal maggio dell’anno scorso fino a ottobre, tra le mura di casa, lui diceva loro: "Ti do talmente tante coltellate che ti voglio vedere morire"; oppure "Compro una pistola e ti sparo". Poi lanciava oggetti, un bicchiere contro la madre e il telecomando della tv che colpì alla testa il padre. E poi strattonava e afferrava per i capelli la mamma. Il gip Luca Ramponi aveva disposto l’allontanamento da casa e il divieto di avvicinamento ai genitori. Lui era stato indagato e poi imputato per maltrattamenti aggravati e per estorsione, nel processo in cui lo ha difeso l’avvocato Luca Mistrorigo. A metà dicembre il 52enne aveva violato la misura cautelare per due volte. Sottoposto ai domiciliari a Bologna, fece rientro nella nostra provincia: scattò il carcere, prima a Reggio e poi a Ferrara. Da anni era in cura al Sert e al Centro di salute mentale. A fine processo, commenta l’avvocato Mistrorigo: "La situazione acclarata dal perito medico Moreno Lusetti spiega come mai una persona finora incensurata si sia resa protagonista di comportamenti simili. Ora la famiglia è protetta, mentre lui intraprenderà un percorso adatto".