Martedì il ritrovo per dare la carica alla creazione della diga di Vetto

Iniziativa di Franzini e Catellani: partenza dal Lido di Vetto per sostenere il progetto "Quell’invaso è necessario"

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Martedì 16 agosto appuntamento sulla stretta-taglione dell’Enza, nel comune di Vetto, per manifestare e sollecitare la ripresa dei lavori della diga. Il ritrovo è fissato per le ore 10 al parcheggio del Lido di Vetto d’Enza, quindi partenza a piedi, con scarpe adeguate, lungo il letto del torrente in secca per raggiungere il taglione dell’Enza che doveva segnare l’inizio dei lavori. Alle ore 10,30 squilli di tromba del Quartetto Ottoni Matildici e poi pranzo al ristorante Lido di Vetto (prenotazioni: cell. 333 491 820 – Orlando, cell 328 277 6268 – Lino).

Promotori dell’iniziativa Luciano Catellani del Comitato Amici diga di Vetto e Lino Franzini, già sindaco di Palanzano (PR) nonché Presidente della Municipalità di Ramiseto, comune di Ventasso, entrambi sostenitori del progetto Marcello. La necessità della diga di Vetto, con la siccità di questo periodo, trova facile sostegno da parte di tutti, in particolare del mondo agricolo che si estende lungo la Val d’Enza, senza considerare che l’Emilia Romagna è un giacimento agroalimentare e la maggior parte dei prodotti Dop e Igp trovano la loro culla proprio nella Regione Emilia Romagna.

"In Val d’Enza si producono il Parmigiano Reggiano dop e il Prosciutto di Parma dop – considerano gli organizzatori – due prodotti straordinari conosciuti in tutto il mondo. Senza la diga-lago di Vetto, in futuro i nostri prodotti Dop né risentiranno sia come qualità che come quantità. L’Emilia-Romagna è una vera e propria miniera di gusti e prodotti agroalimentari, non può rinunciare a questo ruolo, deve realizzare la Diga di Vetto".

Recentemente la Regione ha concesso un finanziamento per una nuova progettazione della diga di Vetto che sembra orientata alla realizzazione di piccoli invasi sull’Enza. I sostenitori chiedono di riprendere il progetto Marcello e di procedere, con un piccolo aggiornamento, alla realizzazione di quello perché andare su altre progettazioni significa perdere altri 20 anni.

Settimo Baisi