Martina Bonaretti, morta a 21 anni di Covid. Il fidanzato: "Eri una parte di me"

Il dolore di Davide Ciotti, il ragazzo riminese della vittima più giovane di Coronavirus dell’Emilia Romagna: "Le ho parlato giovedì, poi ho pregato invano. Era un’operatrice socio assistenziale:si arrabbiava molto quando vedeva qualcuno senza mascherina"

Davide e Martina

Davide e Martina

Reggio Emilia, 19 novembre 2020 - Sognavano una vita insieme, pensavano di condividere un’esistenza lunga e felice. Ma un destino terribile ha cancellato i progetti di Martina e di Davide Ciotti, insieme da due anni. Anche Davide, 30 anni, che risiede a Misano Adriatico, sta soffrendo la prematura scomparsa della fidanzata. E non può neppure avere un sostegno fisico da amici e parenti, in quanto lui stesso è risultato positivo al Covid-19 e si trova in isolamento domiciliare. 

Il focus L'ultimo saluto a Martina in diretta su YouTube / VIDEO

"Sto soffrendo tantissimo. Sembra incredibile. Ho sentito Martina al telefono giovedì sera. Mi aveva detto che non stava bene e che l’avrebbero portata in ospedale. Poi, dopo il ricovero, mi ha inviato alcune sue foto. Non l’ho più potuta sentire o vedere…". Così racconta Davide, ancora incredulo di fronte al lutto che ha colpito profondamente anche lui. 

Il punto Morta a 21 anni per il Covid

Martina e Davide si erano conosciuti attraverso i social. "Era nata un’amicizia, poi sfociata in qualcosa di più importante. Ho iniziato a frequentarla, a Luzzara, ho conosciuto la sua straordinaria famiglia. Stavamo insieme da due anni. Eravamo felici», racconta. Ricorda con commozione le «feste» per gli anniversari di fidanzamento, i giri sul Po, a Gardaland, tra coccole, baci e tenerezze. 

"Lei aveva studiato per diventare operatrice socio assistenziale. Sapeva bene le difficoltà e i rischi degli operatori che lavorano nelle case protette e negli ospedali. Era convinta che l’uso corretto della mascherina fosse indispensabile. Diceva sempre che i giovani che non la indossano fanno male e che andavano multati. Io sono sempre stato d’accordo con lei". 

Davide Ciotti aggiunge: "Martina era una ragazza che non aveva particolari problemi di salute. Stava bene. Poi è arrivato questo maledetto virus… Tutto ciò deve far capire che il Covid può fare molto male anche ai giovani. Non si limita a colpire gli anziani, le persone già affette da altre malattie. Quello che è successo a Martina deve far capire a tutti, soprattutto ai giovani, che non bisogna sottovalutare la malattia, che può uccidere anche dei ragazzi e delle ragazze. La mascherina va tenuta a coprire bocca e naso. Il Covid non deve essere sottovalutato…». 

Poi, un pensiero affidato al web e dedicato alla sua Martina: «Mi sei andata via cosi come un soffio. Non puoi credere quanto ci sta facendo male questa tua assenza. Avevamo tante cose da fare. Quel sorriso, amore mio, non lo vedrò più. Ma resti sempre con me, adesso e per sempre. Continuerò ad andare dai tuoi familiari, perché sono parte di me. La mamma Silvia è a terra, il papà Lucio è forte fuori, ma dentro muore… Ci hai messo tutti in ginocchio. In molti in questi giorni hanno pregato e pregato e pregato… perché tu potessi tornare a casa. Non è stato così. Non ho più parole: ma resterai nel mio cuore per sempre». Eventuali offerte in memoria di Martina possono essere destinate alle Missioni For Africa di don Emanuele Benatti, sacerdote luzzarese a lungo missionario, sempre rimasto particolarmente legato al suo paese d’origine.