
Martina Stefani, 18 anni il prossimo 16 luglio
Martina Stefani, 18 anni il prossimo 16 luglio, è in assoluto uno dei migliori prodotti del pattinaggio artistico reggiano e la sua presenza alle gara del PalaBigi lo dimostra. Sarà in pista proprio oggi nella cosiddetta ’Last Chance’ che assegna un posto nella finale che conta.
Carta d’identità? "Sono nata a Sassuolo e vivo con la mia famiglia a La Vecchia di Vezzano. Sono tesserata per una società toscana, la Primavera dello Sport".
Perché in Toscana? "Ho iniziato a pattinare a 4 anni nell’Olimpia Vezzano, poi sono passata a Bagnolo. Mi hanno notata e sono passata alla società di Prato, allenata dai tecnici federali Raffaello Melossi e Barbara Audiberti".
Curriculum? "Ho vinto la Coppa Europa nel 2021, terza agli europei del ’22, quarta ai mondiali del ’24, vicecampionessa italiana nelle ultime tre stagioni".
Ma si allena anche in Toscana? "Certamente, quattro allenamenti settimanali accompagnata dai genitori, in inverno solo un paio, ma sono sempre avanti e indietro sul valico".
E a scuola? "Frequento il liceo Moro e va tutto molto bene".
Quindi lei è di livello mondiale? "Diciamo che non sono tra le prime otto al mondo che hanno in tasca il pass della finale di singolo libero junior; oggi alle 17 mi gioco l’unico posto disponibile con altre dieci ragazze, otto italiane e due portoghesi che non conosco. Ma le italiane sono molto forti e arrivare prima è molto difficile".
Che effetto le farà il PalaBigi? "Una dozzina di anni fa mi allenavo nella palestra sotto all’impianto. E ora salirò… in tutti i sensi".
Ha diramato le convocazioni? "No, è chiaro che i miei compagni di scuola, gli amici e i professori lo sanno. Al di là del pubblico, devo restare concentrata sul mio pezzo. È una musica classica e il numero si chiama La Dea Eco, dalla mitologia greca".
Un po’ d’emozione? "Reggio è la mia città e non capita praticamente mai di esibirsi qui".
Cosa le dà il pattinaggio? "Tanto, a partire dalla formazione del carattere, saper gestire tempi ed emozioni".
E cosa le toglie? "Chiunque direbbe tutto quello che una giovane di 18 anni potrebbe fare e non può fare. Ma quando sei nello sport ad alti livelli, la bilancia pende tutta sulle cose positive, soddisfazioni tante e diciamo ricompensa per quanto dai allo sport. A me piace fare questo".
E poi la rivedremo? "A fine giugno ci saranno i campionati italiani e si ricomincia".