Massimiliano Ferrara ucciso a Eindhoven: "Budro ammazzato per un regolamento di conti"

Il timore degli amici di Massimiliano Ferrara morto in Olanda: "Era finito in brutti giri". Si attendono risposte dall’autopsia

L’ex ambulante Massimiliano Ferrara, 54 anni, viveva in Olanda da sette anni

L’ex ambulante Massimiliano Ferrara, 54 anni, viveva in Olanda da sette anni

Reggio Emilia, 4 dicembre 2022 - "Potrebbero averlo ammazzato per qualche debito non pagato". Un regolamento di conti e un giro di droga finito male. È il timore degli amici di Massimiliano Ferrara, il 54enne commerciante reggiano morto giovedì scorso in ospedale ad Eindhoven, in Olanda dopo essere stato trovato privo di sensi dalla polizia locale il 22 novembre scorso in un’abitazione del quartiere di Bakkerstraat. "Ultimamente era finito in brutti giri, aveva problemi di droga e alcool – racconta chi lo conosceva bene – Anche in Italia quando veniva ogni tanto, non aveva pagato diverse cose...".

Per la polizia dei Paesi Bassi sarebbe stato un omicidio. Ucciso di botte. Ma certezze ancora non ce ne sono. Le indagini sono in corso. Gli inquirenti sperano di trovare risposte dall’autopsia sul corpo dell’uomo.E dai rilievi scientifici nell’appartamento e nelle ultime ore hanno anche ascoltato alcuni possibili testimoni, dei residenti della zona che lo conoscevano. "Sospettiamo che sia stato vittima di gravi abusi il 21 novembre ", recita uno degli ultimi comunicati della polizia olandese, riportato dai siti d’informazione locale.

L’ultimo avvistamento risale al 21 novembre. Erano da poco passate le 15 quando l’uomo era stato immortalato dalle telecamere del circuito di videosorveglianza della stazione ferroviaria di Eindhoven. Qui, secondo gli investigatori, era arrivato con un treno partito dalla Germania. Dopo qualche ora passata a vagare in stazione, si sarebbe spostato nella zona di Hemelrijken, e verso sera sarebbe arrivato nella Bakkerstraat. E qui, forse l’aggressione che gli avrebbe provocato lesioni divenute fatali dopo dieci giorni.

Ferrara – conosciuto da tutti col soprannome di ‘Budro’ – viveva in Olanda da circa sette anni. A Reggio aveva lavorato come operatore ambulante nei mercati di paese. Frequentava l’ex Godot, storico bar in un vicolo di piazza San Prospero. "Aveva un banchetto dove vendeva vestiti e calze – racconta Andrea Pelloni, commerciante – Poi ha smesso e si è trasferito. Era separato, i suoi genitori sono morti e aveva cominciato ad avere qualche brutto vizio. L’ultima volta l’ho visto un mesetto fa, è venuto al mercato a salutare tutti. Poi, non l’ho più visto e nè più sentito".