Maxi bollette, la rivolta dei sindaci a Reggio Emilia

Quarantuno Comuni firmano un appello urgente indirizzato a Draghi: "Serve un intervento paragonabile per efficacia a quelli fatti su altri settori"

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Reggio Emilia, 7 luglio 2022 - "Nei primi sette mesi del 2022, per quanto riguarda il Comune capoluogo, si sono registrati 7 milioni di euro di maggiori spese per quanto riguarda l’energia".

Chi parla è il sindaco di Reggio, Luca Vecchi ( nella foto ). Lui la lettera dei primi cittadini dei comuni della provincia reggiana, indirizzata al Presidente del Consiglio Mario Draghi (e pure ai parlamentari eletti in Emilia Romagna ed ai Consiglieri regionali), non l’ha firmata per ragioni di opportunità istituzionale (come rappresentante regionale dell’Anci): "Ma la condivido in pieno, anche perché questa è la situazione che accomuna gli oltre 8 mila Comuni della penisola".

Cosa dicono i sindaci del nostro territorio? Che i costi dell’energia sono esplosi – "L’aumento registrato e già fatturato nel primo trimestre di quest’anno per le forniture di gas ed energia elettrica segna un +150% sull’anno precedente" – e che è bene che il Governo, metta mano al portafogli e intervenga in modo "deciso, paragonabile, per efficacia, a quelli messi in atto negli altri settori".

"Come? Il problema non è tanto il tipo di misura assunta, alcune di queste sono già state adottate (con il "soccorso" stanziato che però copre solo il 10% del fabbisogno, e con l’autorizzazione, da parte delle Amministrazioni comunali, di usare gli ‘avanzi’ di bilancio, ossia i risparmi, ndr ) – sottolinea Vecchi -. Il problema è che devono aumentare le risorse a disposizione delle Amministrazioni. E deve essere bloccato, aggiungo, quel processo speculativo, per cui, noi Comuni abbiamo acquistato sul mercato dell’energia le forniture ad un prezzo per noi vantaggioso, ovviamente, al tempo, ma che oggi, per cause completamente impreviste ed imprevedibili, è esploso. Per cui vi è un soggetto che è costretto a mettere a rischio servizi essenziali per la cittadinanza, il Comune, ed un altro che invece sta guadagnando oltre misura, il fornitore di energia. Le Amministrazioni non è che possono spegnere le città alle 8 di sera".