Maxi fuga di gas, ore di panico

San Polo, zona industriale sfollata. Dieci famiglie evacuate dalle case

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di Francesca Chilloni

Una fuga di gas immane, una frazione intera nel panico per ore e dieci famiglie sfollate nella notte più fredda dell’anno, una intera zona industriale evacuata con circa duecento lavoratori tra operai ed impiegati messi in sicurezza. Bloccato anche il traffico stradale mentre i treni sulla linea ferroviaria Reggio-Ciano sono stati bloccati a Bibbiano. Ore drammatiche, a PonteNovo di San Polo, al confine con Bibbiano, dopo che alle ore 16,54 le manovre di una "talpa meccanica" in un cantiere Enel hanno danneggiato accidentalmente ma in modo grave una tubatura di "quarta specie" (di media pressione) della rete di distribuzione del metano, provocando una falla da cui sono fuoriusciti 4mila metri cubi di gas all’ora, appestando l’aria e gravando del rischio di esplosione qualsiasi attività.

Gli scavi che hanno provocato lo squarcio nella tubazione erano in corso nella zona tra via Montali e via Galileo Galilei, a ridosso dell’area agricola.

Lo spettro che, col metano aleggiava, nell’aria era il lasciare senza riscaldamento quartieri interi di San Polo: per fortuna, dopo accertamenti, si è scoperto non era stata perforata la condotta a bassa pressione che serve le utenze domestiche.

A Pontenovo si è precipitato il sindaco Franco Palù che insieme ai funzionari di Ireti ha cercato di organizzare l’evacuazione delle ditte, l’intervento di chiusura della falla ed informare i cittadini sull’evolversi della situazione. Altrettanto rapidamente sul posto sono arrivati i vigili del fuoco con due squadre da Reggio e Sant’Ilario che, insieme ai carabinieri e alla polizia locale, hanno transennato la zona industriale, fatto bloccare le attività negli stabilimenti e allontanato tutte le persone presenti nel quadrilatero ricompreso tra via Rampognana e la strada provinciale 22. Dentro aziende come la fonderia Fail, Project Group, la Tipolito Bolondi, la Termoidraulica Chierici, la Bolondi Evet, a Borghi Azio e la Zara Line 1.

"All’interno del perimetro ci sono anche una decina abitazioni – affermava il sindaco –, i cui residenti sono stati precauzionalmente fatti allontanare: tutti, compresa una donna novantenne, hanno trovato temporanea ospitalità presso parenti senza bisogno della protezione del nostro Comune".

I residenti sono stati sfollati dato a 200 metri dal punto della fuga l’odore di gas era perfettamente percepibile nonostante la concentrazione (0,1% rispetto all’aria) fosse ampiamente al di sotto della soglia di rischio per la salute.

"Per operare in sicurezza Iren deve chiudere le valvole di intercettazione. Temevamo che questo lasciasse lasciare senza gas una parte dell’abitato, con i prevedibili disagi per i cittadini. Siamo stati presenti da subito per capire se ci fosse la necessità di attivarci per l’accoglienza degli sfollati e informare i cittadini della zona", spiegava da Pontenovo il primo cittadino Palù.

Ai tecnici di Iren e ai vigili del fuoco state necessarie due ore per intercettare il punto preciso in cui era avvenuta la rottura, ed ispezionare con apposite strumentazioni simili a nasi elettronici i tombini e i vani in cui il metano poteva essersi infiltrato. Fortunatamente per poter innescare una deflagrazione il gas deve raggiungere una certa concentrazione e non superarla, oltre ad avere un innesco adeguato.