Maxi schianto mortale: "L’albero è pericoloso"

Dopo lo scontro a catene nel quale è deceduto Alberto Braga. Sos dei residenti sul tratto dell’ex Ss63: "Ostacola la visibilità per l’immissione".

Maxi schianto mortale: "L’albero è pericoloso"

L’abitante della zona Teresa Scafa sul luogo dell’incidente di lunedì scorso

L’incidente di lunedì mattina a Cadelbosco Sotto riporta d’attualità l’alto rischio di incidenti di quella strada, l’ex Statale 63, in un tratto rettilineo in cui negli anni scorsi erano stati perfino eliminati gli alberi, su un lato della carreggiata, per cercare di rendere più sicura quell’arteria viaria. C’è chi propone un tutor anti velocità, come quelli attivi sulla Poviglio-Boretto e sulla Novellara-Reggiolo. Ma anche piccoli accorgimenti potrebbero limitare i potenziali rischi di conseguenze per incidenti. Proprio l’albero contro cui si è schiantato il furgone Ducato su cui viaggiavano tre uomini – uno dei quali, il 58enne Alberto Braga, che abitava a Poviglio, ha poi perso la vita – da tempo viene segnalato come un ostacolo alla visuale per coloro che escono da via Nuova per Seta per poi immettersi sulla trafficata ex Statale 63. "La presenza di quell’albero – confermano Giulia Giansoldati e Teresa Scafa, che abitano in quella zona e conoscono bene il problema – rende più complicata la manovra di immissione sulla ex Statale. E non aiuta neppure lo specchio situato di fronte, spostato in occasione di un altro incidente e ancora da ripristinare. Questa problematica non è legata alla dinamica dell’incidente di lunedì mattina, ma la situazione all’incrocio, per la presenza della pianta, resta comunque a rischio". La questione è stata segnalata pure agli agenti di polizia stradale che si sono occupati degli accertamenti sull’incidente, ottenendo rassicurazioni sul fatto che il problema sarà messo in evidenza agli uffici preposti".

Antonio Lecci